Filottete - 9788892670808

Filottete: Il Filottete è, a mio parere, una delle più belle tragedie di Sofocle, inferiore forse solo a Edipo re. Ma la difficoltà della lettura di quest'opera ha spesso ingannato la critica, che si è fermata alla superficie, parlando di eccessiva staticità, mentre è proprio nei dialoghi e negli agoni verbali che risplende la grandezza, la profondità e lo spessore ideologico del drammaturgo. Il processo di rivalutazione della tragedia è cominciato con Reinhardt e, dopo la sua opera, finalmente il Filottete è stato analizzato in tutte le sue sfaccettature, compreso il contesto storico (ancor oggi troppo spesso trascurato). Come ha scritto Pucci (la cui analisi mi sembra la più approfondita e ricca di osservazioni fondamentali), "nel Filottete, Sofocle è un maestro di ironia tragica. Dovunque egli rivela la traccia dell'invisibile e del divino; e subito dopo ne mostra la natura inesplicabile. I segni divini - se pur sono tali - sono deboli, incerti, oscuri: gli avvenimenti si succedono per il gioco del caso o di una finalità che non appare mai evidente. Sebbene gli dèi siano possenti, sono visibili solo nel loro mistero. I personaggi umani vivono chiusi nella sfera dell'apparenza: anche quando la verità splende sul loro volto, non la vedono o la scambiano per illusione".
The Philoctetes is, in my opinion, one of the tragedies of Sophocles, less possibly just Oedipus. But the difficulty of reading this work has often fooled the critics, who stopped at the surface, speaking of excessive static, whereas it is precisely in the dialogues and the verbal contests that shines the magnitude, depth and thickness of ideological playwright. The process of re-evaluation of the tragedy began with Reinhardt and, after his work, finally the Philoctetes was analysed in all its facets, including the historical context (still too often overlooked). As written by Pucci (whose analysis seems to me the most thorough and full of key observations), "Philoctetes, Sophocles is a master of tragic irony. Wherever he reveals the invisible and divine; and immediately after showing the inexplicable nature. The divine signs-albeit dark-are weak, uncertain, are these: the events follow one another for the game of chance or purpose which never appears evident. Although the gods are powerful, they are only visible in their mystery. The human characters are living closed into the sphere of appearance: even when the truth shines on their face, do not see or Exchange for illusion ".