L'inconscio in classe. Il piacere di capire e quel che lo guasta - 9788893140089

L'inconscio in classe. Il piacere di capire e quel che lo guasta: A chi lavora come consulente nella scuola vengono chieste soluzioni pratiche: un bambino con difficoltà di apprendimento deve poter imparare, una classe bloccata dai conflitti deve essere rimessa in condizioni di funzionare, un inserimento difficile deve essere facilitato e reso possibile. Se questi problemi vengono affrontati in modo tecnico, mimando la metodologia della scienza, e se le componenti della scuola vengono trattate come variabili di un'equazione, le soluzioni che ne risultano sono in genere inconsistenti. L'esperienza descritta nel libro è quella di uno psicoanalista che porta "l'inconscio in classe", che fa valere cioè la soggettività delle persone, bambini, insegnanti, genitori, nella complessa rete di relazioni che si creano, che non appaiono mai "in chiaro" e vanno decodificate. Il modo di lavorare adottato in questa singolare esperienza è presentato, insieme alle riflessioni teoriche che se ne possono trarre, in diversi frammenti clinici e di osservazione. Particolare risalto ha l'ampia esposizione del caso con cui il libro si conclude, che dà un significativo contributo all'attuale dibattito sull'autismo.
Who works as a consultant in the school are prompted for practical solutions: a child with learning disabilities must be able to learn, a class blocked by conflict must be put back into operating condition, an insertion difficult must be facilitated and made possible. If these issues are addressed in a technical way, mimicking the methodology of science, and if the members of the school are treated as variables in an equation, the resulting solutions are generally inconsistent. The experience described in the book is that of a psychoanalyst who brings "the unconscious in the classroom", which argues that is the subjectivity of individuals, children, teachers, parents, in the complex network of relationships that you create, which never appear "clear" and must be decoded. The way of working adopted in this unique experience is presented, along with the theoretical reflections that can be drawn in different clinical and fragments of observation. Particular emphasis has wide exposure of the case with which the book ends, which gives a significant contribution to the current debate about autism.