L'arcipelago deserto. Il cinema sperimentale giapponese - 9788893140447

L'arcipelago deserto. Il cinema sperimentale giapponese: Sebbene in Giappone la nascita del cinema sperimentale e Underground non sia recente - essa risale a un film assurdo e singolare come Kurutta ippêji (1926) di Teinosuke Kinugasa - soltanto nei primi anni Sessanta si chiarisce il percorso di una vocazione che, dopo un lungo travaglio teorico interiore, diviene consapevole dei propri mezzi espressivi e del significato insito nei suoi archetipi concettuali. Sono gli anni della nouvelle vague nipponica e molti registi, indipendenti e non, seguono la via della sperimentazione e della ricerca formale dando vita a una vera e propria rivoluzione estetica. I registi d'avanguardia oltrepassano la logica diegetica per giungere a una concezione strutturale del cinema come sistema di relazioni semantiche, testando il libero uso dei materiali e spingendo la ricerca verso la realizzazione di un formalismo puro - caratterizzato dalla disposizione iconica del materiale espressivo - che veicola la loro critica sociale. Questo libro racconta una storia lunga mezzo secolo, dove il cinema diventa occasione di rinnovamento culturale, per svincolarsi da una tradizione incapace di parlare alle nuove generazioni.
Although in Japan the birth of experimental cinema and Underground is not recent-it goes back to a film Kurutta ipp??ji (1926) and singular as absurd by Teinosuke Kinugasa-only in the early 1960s to make clear the path of a vocation which, after a long inner theoretical labor becomes aware of their means of expression and meaning inherent in its conceptual archetypes. These are the years of the Japanese new wave and directors, independent and do not follow the path of experimentation and formal research giving rise to a genuine aesthetic revolution. Art directors outnumber diegetic logic to reach a structural conception of cinema as a system of semantic relationships, testing the free use material and pushing the search towards the realization of a pure formalism-characterized by iconic expressive material available-it conveys their social criticism. This book tells a history spanning half a century, where the cinema becomes an opportunity of cultural renewal, to break away from a tradition unable to speak to future generations.