Il corpo degli altri. Migrazioni, memorie, identità - 9788893141055

Il corpo degli altri. Migrazioni, memorie, identità: Il corpo, nella sua insopprimibile materialità e, al contempo, profonda valenza simbolica, costituisce il luogo dove appaiono maggiormente evidenti le ferite della violenza della Storia inferte dal tempo presente. Il corpo senza vita trasportato dalle onde durante l'ennesimo naufragio mediterraneo. Il corpo assediato, tenuto a distanza e respinto attraverso le frontiere europee. Il corpo esotico venduto e acquistato nei circuiti del sesso commerciale nelle strade delle nostre città. Il corpo temuto e, dunque, denigrato e vilipeso, perché assurto a simbolo di un'alterità inconciliabile con l'Occidente. E, ancora, il corpo sottomesso, subalterno, oltraggiato. Il corpo silente, tacitato, di chi si è trovato a misurarsi con la dimensione dell'orrore e dell'indicibile e che appare oramai denudato, oltre che dei diritti, di ogni valenza umana. Corpi apparentemente relegati negli interstizi più oscuri della nostra modernità che interpellano e inducono a guardare alle matrici storiche, politiche e sociali della sofferenza di cui sono emblema. Ma, allo stesso tempo, corpi che recano incise nella carne memorie scomode che scardinano orizzonti morali e culturali che pensavamo acquisiti.
The body, in his irrepressible materiality and, at the same time, profound symbolic significance, is the place where they appear more obvious the wounds of violence inflicted by history present tense. The lifeless body carried by waves during yet another shipwreck Mediterranean. The body besieged, kept at a distance and dismissed across European borders. The exotic body sold and bought in the circuits of commercial sex in the streets of our cities. The body feared and, therefore, denigrated and despised, because risen to a symbol of irreconcilable differences with the West. And, again, the body submissive, subordinate, outraged. The body silent, silenced, who found himself to contend with dimension of horror and of the unspeakable and appearing now denuded, as well as the rights of every human value. Seemingly relegated to the darkest recesses of our modernity that challenge and lead us to look at historical, political and social suffering of matrices which are emblem. But, at the same time, bodies bearing engraved in flesh inconvenient memoirs that unhinge moral and cultural horizons that we acquired.