Discorso sull'economia politica - 9788893142083

Discorso sull'economia politica: Da tempo il pensiero economico rischia di perdere definitivamente il rapporto con ciò che lo motiva e lo fonda. Il "bravo economista" è formato a trattare ogni problema economico come un problema di calcolo, pervenendo spesso a indicazioni di politica economica poco in linea con il senso comune. D'altra parte, la reazione al mainstream genera un "populismo economico" che si richiama a un buon senso di cui esso stesso è invece l'impolitica negazione. A partire dall'opera in cui culmina, nel 1960, il pensiero di Piero Sraffa, "Produzione di merci a mezzo di merci", Napoleoni propone un ripensamento radicale della storia del pensiero economico. Contro l'idea ancora corrente che Sraffa chiuda con la teoria neoclassica e riapra le prospettive della teoria classica, Napoleoni mostra la complementarietà delle due posizioni ma anche la loro inestirpabile provenienza da presupposti filosofici. Questo gli consente di riprendere criticamente Marx, la sua teoria e il suo "umanesimo", e Keynes, o meglio il keynesismo e la nozione specifica di riformismo che esso ha potuto veicolare in una importante stagione della sinistra.
For a long time economic thought risks losing definitively the relationship with what motivates and bases it. The "good economist" is trained to treat every economic problem as a calculation problem, often coming to economic policy indications that are not in common sense. On the other hand, the reaction to the mainstream generates an "economic populism" that refers to a good sense of which it itself is the impolitical negation. Starting from the work in which, in 1960, the thought of Piero Sraffa, "Production of goods by means of goods", Napoleon proposes a radical rethinking of the history of economic thought. Against the still current idea that Sraffa close with neoclassical theory and reopen the perspectives of classical theory, Napoleoni shows the complementarity of the two positions but also their inimitable provenance from philosophical assumptions. This allows him to critically resume Marx, his theory and his "humanism", and Keynes, or rather Keynesism and the specific notion of reformism that it has been able to convey in an important season of the left.