Supersud. Quando eravamo primi - 9788895997216

Supersud. Quando eravamo primi: All'interno di un telaio narrativo rigorosamente documentato, si dipanano, senza revanscismo nostalgico, ma certamente con l'orgoglio di recuperare un passato di gloria, le altre verità sulla Nazione Meridionale fino alla riabilitazione definitiva di un popolo. Una controvicenda che inorgoglisce al netto di ogni menzogna. A cominciare dai 127 anni della corona borbonica con i suoi primati stellari: dal primo piroscafo (il Ferdinando II) nel Mediterraneo, alle prime ferrovie della penisola, dal primo telegrafo elettrico, al primo codice marittimo, dalla seconda flotta mercantile (dopo quella inglese) a una tra le prime scuole pubbliche d'Italia, dai novemila medici del Regno, ad una tra le riserve auree più importanti d'Europa, fino alla terza rendita finanziaria di Stato del mondo. E poi: il San Carlo, l'orto botanico, l'osservatorio astronomico e quello sismologico . Nel saggio, una sorprendente storia della stampa meridionale: 380 anni di informazione, dal 1631 a oggi.
Within a rigorously documented narrative frame, unravel, without revanchism nostalgic, but certainly with pride to retrieve a past glory, the other truth about Southern Nation until the definitive rehabilitation of a people. A controvicenda that proud net of any lie. Starting with 127 years of the Bourbon Crown with its stellar firsts: the first steamer (Ferdinand II) in the Mediterranean, the first railroads of the peninsula, the first electric telegraph, at the first maritime code, from the second Ensign (after English) in one of the first public schools in Italy, by nine thousand doctors of the Kingdom to one of Europe's most important gold reserves until the third annuity of State of the world. And then: the San Carlo, the botanical gardens, the Astronomical Observatory and seismological one. In the essay, a surprising history of southern press: 380 years, from 1631 to today.