Un poeta è sempre in esilio. Studi su Bassani - 9788896117255

Un poeta è sempre in esilio. Studi su Bassani: Nel 1940 Giorgio Bassani pubblicò il suo primo libro di racconti, "Una città di pianura", una raccolta che per via delle leggi razziali uscì con lo pseudonimo di Giacomo Marchi. Con questi saggi dedicati al giovane Bassani, Piero Pieri individua la presenza dell'autore (allora attivista clandestino del Partito d'Azione) in abile e aperta polemica col regime fascista. Analizzando lo spazio storico che avvolge alcuni racconti, lo studioso fissa i confini di un'operazione che non vuole essere solo filologica e critica, ma anche ideologica e politica. Il suo - e qui sta la novità dell'interpretazione - è un Bassani che quando pubblica sotto falso nome sfida il fascismo con allusioni politiche e annotazioni storiche che rivelano in modo acuto e dirompente i furori dello scrittore. Mentre Bassani politico milita in clandestinità contro il fascismo, il letterato propone la stessa sfida con un libro altrettanto critico nei confronti della dittatura e delle sue leggi razziali. Al punto che, all'interno di questa sua interpretazione, Pieri individua nella poetica di Bassani un'idea di letterato che si collega alla tradizione italiana del poeta civile e rivoluzionario, quali furono Dante e Foscolo.
In 1940 Giorgio Bassani, published his first book of stories, "a city of the plains", a collection which because of racial laws was released under the pseudonym Giacomo Marchi. With these essays dedicated to young Bassani, Piero Pieri detects the presence of the author (then underground activist of the Action Party) in skillful and open polemic with the fascist regime. Analyzing the historic space that surrounds some tales, the scholar fixes the boundaries of an operation that is not simply philological and critical, but also ideological and political. Her-and herein lies the novelty of interpretation-is a Bassani that when public under an assumed name challenge fascism with political allusions and historical records that reveal so acute and disruptive the fury of the writer. While political plays in secrecy against fascism, Bassani, the writer offers the same challenge with a book just as critical of the dictatorship and its racial laws. To the extent that, within this interpretation, Pieri locates in the poetics of Bassani brainchild of writer that connects to the tradition of Italian civil and revolutionary poet, whom Dante and Foscolo.