Sentire ciò che nell'altro è vivente. L'amore nel giovane Hegel - 9788897806578

Sentire ciò che nell'altro è vivente. L'amore nel giovane Hegel: Questo testo di Judith Butler affronta alcune tra le pagine più affascinanti e complesse scritte dal giovane Hegel: il frammento sull'Amore e il Frammento di sistema. L'intento dell'autrice è duplice: scandagliarne il senso profondo e operare, nel contempo, una riflessione più ampia sul tema dell'amore e della vita. A partire dall'idea hegeliana dell'amore come sentimento in cui "il vivente sente il vivente", Butler incrocia fecondamente problemi classici della filosofia di Hegel (il rapporto individuo-comunità, religione-filosofia, vita-viventi) con alcuni motivi della sua più recente produzione: la precarietà della vita, il legame tra l'amore e la perdita, il potere del lutto, etc. Filo conduttore del suo itinerario è la difficoltà che il linguaggio filosofico sperimenta nel rendere conto del fenomeno dell'amore, fenomeno che "ha una sua propria logica - una logica che non fiorisce mai effettivamente in una forma definitiva, ma è caratterizzata da una illimitata apertura". L'illimitata apertura a cui, in quanto viventi, ci consegna e ci espone la vita.
This text by Judith Butler tackles some of the most fascinating and complex pages written by the young Hegel: the fragment on love and the fragment. The intent of the author is twofold: to probe its contents, the profound meaning and operate at the same time, a broader reflection on the theme of love and life. Starting from the Hegelian idea of love as a feeling that "the living feel the living one", Butler fecondamente classic problems crossing Hegel's philosophy (individual-community relationship, religion-philosophy, life-living) with some reasons for its latest production: the precariousness of life, the link between love and loss, the power of grief, etc. Common thread of your itinerary is the difficulty that the philosophical language experiences into account of the phenomenon of love, which "has its own logic-logic that no flowers never actually in a definitive form, but with a limitless openness". The unrestricted opening that, since living things, gives us and exposes us life.