La dignità umana dopo la «carta di Nizza». Un'analisi concettuale - 9788897806813

La dignità umana dopo la «carta di Nizza». Un'analisi concettuale: Nel pieno del dibattito politico-giuridico sullo statuto dell'Unione Europea, sul tipo di entità che vuole essere e sul tipo di valori su cui intende fondarsi, diviene attuale il rilancio dello studio della Carta di Nizza, la Carta dei Diritti fondamentali dell'Unione Europea, proclamata a Nizza nel 2001 ed entrata in vigore con il Trattato di Lisbona nel 2009. In particolare diviene fondamentale lo studio del primo valore su cui la Carta dei Diritti Fondamentali, parte integrante della Costituzione europea, si fonda, il valore della dignità umana. Il libro svolge un'analisi concettuale di questo principio-valore, con la lucidità e il rigore che una disamina a distanza (un'analisi dopo la "Carta di Nizza") rende possibili. Il suo contributo nuovo è un'indagine di tutte le trame e le gerarchie possibili, che il valore della dignità umana intrattiene con gli altri valori informanti gli ordinamenti giuridici, scandagliando diverse posizioni in gioco, ma avanzando anche una proposta. A fondamento dell'ordinamento giuridico europeo, l'autrice propone una concezione della dignità umana come norma suprema, non bilanciabile, dal contenuto "minimo", che amplia la concezione kantiana di dignità umana. Tale ampliamento va nella direzione di un ripensamento della dignità umana in chiave fenomenologica, che, diversamente da più diffuse posizioni giusnaturalistiche, non rinuncia all'autonomia dell'individuo. Tra le fonti d'ispirazione dell'autrice si annoverano, fra gli altri, il pensiero di Jeanne Hersch, filosofa del '900, connessa in maniera significativa alla Dichiarazione Universale
In the midst of the political-legal debate on the statute of the European Union, on the type of entity it wants to be and on the type of values on which it intends to be founded, the relaunch of the study of the Charter of Nice, the Charter of Fundamental Rights of the European Union, proclaimed in Nice in 2001 and entered into force with the Treaty of Lisbon in 2009, becomes topical. In particular, the study of the first value on which the Charter of Fundamental Rights, an integral part of the European Constitution, is based, the value of human dignity, becomes fundamental. The book carries out a conceptual analysis of this value-principle, with the lucidity and rigor that a remote examination (an analysis after the "Charter of Nice") makes possible. His new contribution is an investigation of all the possible plots and hierarchies, which the value of human dignity entertains with the other values informing the legal systems, plumbing different positions at stake, but also putting forward a proposal. At the foundation of the European legal order, the author proposes a conception of human dignity as a supreme norm, unbalanceable, with a "minimal" content, which expands Kant's conception of human dignity. This expansion goes in the direction of a rethinking of human dignity in a phenomenological key, which, unlike more widespread natural law positions, does not renounce the autonomy of the individual. Among the author's sources of inspiration are, among others, the thought of Jeanne Hersch, a philosopher of the 20th century, significantly connected to the Universal Declaration