Il compito dell'impossibile - 9788897806950

Il compito dell'impossibile: L'aver assunto su di sé un "compito dell'impossibile", qual è quello di tentare di definire il bene (ma anche il male), ha prodotto in questo testo un "inquieto vagabondaggio" tra frammenti che si compongono e di nuovo si scompongono in un percorso problematico. L'idea che il bene non sia senza il male, che un mondo senza il male sia un mondo "scorticato e privo di ombra" (Bulgakov), spinge a riproporre, mai appagati dalle risposte, in modi diversi l'identica domanda. Dai filosofi e tragici greci fino a Bataille e Blanchot, passando per preziosi riferimenti a Thomas Mann, Kafka, Pasolini, Simone Weil e tanti altri, la questione del bene (e del male) richiama quella del potere, della violenza, della guerra e della libertà, ma anche della scrittura e dell'arte stessa. E coinvolge non solo l'umano, ma anche il divino.
Having taken upon himself a task of the "impossible", which is to try to define the good (and the bad), produced in this text a "restless wandering" among fragments that make up and again break down into a path problem. The idea that good is not without evil, that a world without evil is a world "flayed and devoid of shade" (Bulgakov), pushes to repeat, never satisfied by the responses in different ways the same question. Philosophers and Greek tragedians until Bataille and Blanchot, passing for valuable references to Thomas Mann, Kafka, Pasolini, Simone Weil, and many others, the good (and evil) is reminiscent of power, violence, war and freedom, but also of writing and art itself. It involves not only the human, but also the divine.