Vecchio Cilento in bianco-nero. Vita di paese negli anni Sessanta. Ediz. illustrata - 9788898092048

Vecchio Cilento in bianco-nero. Vita di paese negli anni Sessanta. Ediz. illustrata: La mostra è costituita da circa 150 fotografie in grande formato e in b/n, che ritraggono scene di vita paesana a Roccagloriosa e in altri paesi del basso Cilento negli anni Sessanta. Fra le tematiche, la festa patronale, la raccolta delle olive, il matrimonio, il pellegrinaggio al Sacro Monte. Ma queste sono anche immagini delvissuto quotidiano, colte dall'obiettivo di Luigi Balbi e diventate documenti preziosi di un passato ormai dimenticato, al limite tra il folklore e l'antropologia. L'artista eccelle particolarmente nei ritratti, per la sua capacità di cogliere al volo volti ed espressioni vive e significative, un po' al modo di Oliviero Toscani. In effetti, questa mostra, come tutto il lavoro fotografico di Luigi Balbi, non verte su oggetti isolati o paesaggideserti, ma sempre su persone reali colte nella loro semplicità e mai "in posa". Insomma, ogni foto, come iversi dell'antico poeta, "hominem sapit", ha sapore di umanità, e ci riporta alla memoria il Cilento di una volta.
The exhibition consists of approximately 150 large-format photographs in black and white, depicting scenes of village life in Roccagloriosa and other countries of lower Cilento in the 1960s. Among the issues, the Patron Saint's day, the olive harvest, the wedding, the pilgrimage to the sacred mount. But these are also images daily, picked by the objective of delvissuto Luigi Balbi and become valuable documents of a past long forgotten, at the limit between folklore and anthropology. The artist especially excels in portraits, for his ability to seize the faces and expressions lives and meaningful, somewhat in the manner of Oliviero Toscani. Indeed, this view, as all the photographic work of Luigi Balbi, not on isolated objects or paesaggideserti, but always about real people caught in their simplicity and never "posing". In short, every picture, how different the ancient poet, "hominem sapit", it has flavor of humanity, and it brings back memories of the Cilento.