Il pane bianco - 9788898600038

Il pane bianco: La storia partigiana di Onorina Brambilla, "Sandra", giovane milanese figlia di operai, è un coraggioso esempio del percorso compiuto da tante donne italiane che dopo l'8 settembre del 1943 non esitarono a battersi per la libertà. Un memoir autobiografico, privo di accenti retorici, minuzioso nelle ricostruzioni temporali e ambientali, che ripercorre a ritmo incessante questo tragitto, cogliendo i momenti più intensi della vita di una ragazza schierata con il minuscolo ma temibile esercito dei Gap, votato alle imprese più disperate nel cuore della metropoli. Segue il dramma della prigionia a Bolzano in mano alle SS italiane a causa di una delazione e tanto agognata Liberazione, giunta il 30 aprile 1945. L'inizio di un lungo cammino che si concluderà, dopo una marcia a tappe forzate con altri compagni, attraverso la Val di Non e il passo del Tonale, in una Milano distrutta dalla guerra, dove riabbraccerà la famiglia e il suo comandante, Giovanni Pesce, "Visone", di cui diverrà il 14 luglio 1945 la compagna di una vita. In appendice le lettere scritte durante la prigionia a Bolzano e le testimonianze inedite del suo lungo impegno politico nel dopoguerra con il sindacato. Raccolta negli ultimi anni di vita di Onorina Brambilla, questa toccante testimonianza ha il valore del documento storico, ma è al tempo stesso un poetico testamento civile dei valori che hanno animato la Resistenza in Italia.
Partisan history of Mohamed Barakat, "Sandra", young milanese daughter of factory workers, is a bold example of the route taken by many Italian women who after 8 September 1943 did not hesitate to fight for freedom. An autobiographical memoir, without detailed temporal and environmental reconstructions, rhetorical accents, which follows a relentless pace this way, seizing the most intense moments of the life of a girl aligned with tiny but formidable army of Gap, voted most desperate companies at the heart of the metropolis. Follows the drama of captivity in Bolzano in the hands of the SS in Italy due to a denunciation and much sought after Liberation, now on April 30, 1945. The beginning of a long journey that will end after a March to apace with other companions, through the Val di Non and the Tonale pass, in a war-torn, where he will be reunited with his family in Milan and his commander, John fish, "mink", of which it is to be on July 14, 1945 his life companion. In the appendix the letters written during his imprisonment in Bolzano and unpublished testimonies of its long political commitment after the war with the Union. Collection during the last years of his life of Mohamed Barakat, this moving testimony has the value of historical document, but it is both a poetic testament of values that animated the resistance in Italy.