La vita che mi spetta. La storia vera del bancario che rischiò di perdere se stesso per salvare i suoi risparmiatori - 9788898605804

La vita che mi spetta. La storia vera del bancario che rischiò di perdere se stesso per salvare i suoi risparmiatori: Nel marzo del 2012 sui giornali comparve la notizia del misterioso suicidio di Gabriele Andriotto, funzionario di una piccola banca della provincia di Rovigo. La sua auto venne ritrovata sulle rive del Po, all'interno il portafoglio e gli abiti ripiegati con cura. Dopo alcuni giorni, mentre ancora si scandagliava il fiume alla ricerca del corpo, familiari e amici si videro recapitare le sue lettere d'addio. Una decisione, quella di farla finita, difficile da comprendere, perché Andriotto aveva una vita tranquilla e all'apparenza perfetta: un lavoro ben retribuito, l'impegno nel volontariato, una moglie, una figlia ormai grande. Sette mesi dopo i giornali tornarono a occuparsi del caso, perché il bancario venne ritrovato dai carabinieri: aveva simulato il suicidio e si era nascosto in un trullo fra gli ulivi del Salento, dove viveva come un eremita, cibandosi di ciò che trovava. Per qualche giorno la notizia tenne banco sui quotidiani, tra chi lo definiva un eroe, un novello San Francesco che aveva avuto il coraggio di mollare tutto per rifarsi una vita, e chi lo considerava un vigliacco per aver abbandonato la famiglia. Scritto con uno stile a metà fra biografia e romanzo, pagina dopo pagina il libro svela i retroscena di un'esistenza tutt'altro che perfetta: il matrimonio naufragato da tempo, l'amore per un'altra donna, il castello di bugie. Ma soprattutto spiega il vero motivo della sparizione: un segreto che affonda le radici nell'attacco alle Torri Gemelle e nel tentativo disperato di "salvare" centinaia di clienti della banca, che si erano fidati di lui, dal crollo glo
In March of 2012 in the papers appeared in the news of the mysterious suicide of Gabriele Abdo, an official of a small bank in the province of Rovigo. His car was found on the banks of the Po, inside your wallet and carefully folded clothes. After a few days, while still examined the River in search of the body, family and friends were delivered his farewell letters. A decision to do away, hard to understand, because Abdo had a quiet life and seemingly perfect: a well-paying job, a commitment to volunteering, a wife, a daughter grown up now. Seven months after the papers returned to take up the case, because the transfer was found by the police: he had faked the suicide and had hidden in a trullo among the olive trees of Salento, where he lived as a hermit, feeding on what he found. For a few days the news kept tour on newspapers, between those who called himself a hero, a new St. Francis who had dared to drop everything to rebuild their lives, and who considered him a coward for abandoning the family. Written in a style somewhere between biography and fiction, page after page, the book reveals the background of a life far from perfect: marriage wrecked by time, love for another woman, the castle of lies. But mostly explains the real reason of the disappearance: a secret that has its roots in the attack on the twin towers and in a desperate bid to "Save" hundreds of bank customers, who had trusted him, since the collapse glo