Lea Bendandi «Sultana». Partigiana della libertà - 9788898605927

Lea Bendandi «Sultana». Partigiana della libertà: «Io ci sto». Quando pronuncia queste poche parole, Lea Bendandi ha ventun anni e un'infanzia grama alle spalle: Ho accettato subito, d'istinto, ho detto: sì sì, io ci sto. Ecco, ho fatto la partigiana per essere libera. Il nome di battaglia, "Sultana", non l'ha scelto lei, ma i capi partigiani. Mai un nome, però, fu più azzeccato. Una Sultana in bicicletta che sfreccia sugli argini dei fiumi, che sfugge ai controlli dei nazifascisti con una pistola o un rotolo di manifesti nella sporta. Una staffetta giovane e bella che fa del suo fascino un'arma per non farsi catturare e distribuire propaganda antifascista. È una Sultana quando organizza i Gruppi di Difesa della Donna o quando diventa comandante dei GAP femminili di Russi. È una Sultana che, da semplice staffetta partigiana, diventa presidente dell'Anpi di Russi. Una Sultana il cui estro la porta poi a diventare stilista di moda. Bologna, Milano, Parigi. Passano trentacinque anni e la Sultana torna a casa, a Russi, per rendersi utile ancora: per parlare ai bambini delle scuole della Ines e della Candina, le mie compagne staffette che sono state ammazzate... Presentazioni di Enzo Bolognesi, Maria Rosa Cutrufelli e Barbara Mapelli.
"I am there." When he pronounces these few words, Lea Bendandi is twenty-one years old and a childhood grama behind: I accepted immediately, instinctively, I said: Yes, I am. Here, I made the partisan to be free. The battle name, "Sultana," did not choose her, but the partisan chiefs. Never a name, however, was more guessed. A sultana on a bicycle that swoons on the banks of the rivers, which escapes the controls of the Nazi-fascist with a gun or a roll of posters in the Sporta. A young and beautiful relay that makes its charm a weapon to not be captured and distribute anti-fascist propaganda. She is a sultana when she organizes the women's defense groups or when she becomes commander of the Russian women's gaps. She is a sultana who, as a simple partisan relay, becomes president of the Russian ANPI. A Sultana whose inspiration led her to become fashion designer. Bologna, Milan, Paris. They spend thirty-five years and the Sultana returns home, to Russians, to be useful again: to speak to the children of the schools of Ines and Candina, my companions who have been killed... Presentations by Enzo Bolognesi, Maria Rosa Cutrufelli and Barbara Mapelli.