Il consenso nell'epoca del terrorismo - 9788898860562

Il consenso nell'epoca del terrorismo: Questa riflessione sulla formazione del consenso in democrazia, in un'epoca segnata dalla violenza diffusa, parte da una doppia constatazione. Innanzi tutto, ciò che viene genericamente etichettato come terrorismo è talmente manipolato dalla logica mediatica da avere un impatto sproporzionato sull'immaginario sociale e i processi decisionali. Inoltre il consenso, cioè il riconoscersi in una data società anche in modo critico, si è talmente diluito da configurarsi come un consenso banalizzato che funziona solo in negativo: incapace di definire valori comuni, si limita a indicare capri espiatori, alimentando così quello stesso terrorismo che combatte. Consenso e dissenso vanno dunque rielaborati alla luce di questi profondi cambiamenti sociali e immaginari, che mettono in discussione anche il monopolio della violenza rivendicato dal potere «legittimo». Davanti a questa sfida epocale, i pochi paesi che ancora si richiamano alla democrazia devono trovare il modo giusto - cioè coerente con le loro premesse - per fronteggiare le nuove strategie terroristiche, e devono farlo in fretta se non vogliono cedere il passo a regimi dittatoriali la cui minaccia oggi è tutt'altro che remota.
This reflection on the formation of consensus in democracy, in an era marked by widespread violence, starts from a double observation. Firstly, what is generally labelled as terrorism is so manipulated by media logic that it has a disproportionate impact on social imagery and decision-making processes. Moreover, the consensus, that is to recognize oneself in a given society also critically, has been so diluted as to be a trivialized consensus that works only in negative: unable to define common values, it is limited to indicate scapegoats, feeding So that same terrorism that fights. Consensus and dissent must therefore be reworked in the light of these profound social and imaginary changes, which also challenge the monopoly of violence claimed by the ' legitimate ' power. In the face of this momentous challenge, the few countries that still call for democracy must find the right way-that is, consistent with their premise-to tackle the new terrorist strategies, and they must do so quickly if they do not want to give way to regimes Dictatorial whose threat today is far from remote.