Ho ucciso un principio. Vita e morte di Gaetano Bresci, l'anarchico che sparò al re - 9788898860784

Ho ucciso un principio. Vita e morte di Gaetano Bresci, l'anarchico che sparò al re: Nell'afa di una Milano ancora intontita per le cannonate che il generale Bava Beccaris ha sparato sulla folla inerme, un tessitore anarchico di trent'anni aspetta il suo momento. È appena tornato dall'America, dove è emigrato per sfuggire alla miseria e alle persecuzioni, e ha con sé una rivoltella appena comprata a New York. Il suo obiettivo è il petto pieno di medaglie di Umberto I di Savoia, quello che la retorica monarchica chiama il Re Buono e che il popolo ha invece ribattezzato Re Mitraglia dopo i morti di Milano, e della Sicilia, e della Lunigiana... I tre colpi che Gaetano Bresci spara al cuore del re non colpiscono solo il singolo ma anche la sacralità del suo potere. E il quarto colpo, quello non esploso, Bresci sa di averlo sparato contro se stesso. Percosse, isolamento, deprivazione sono quello che si aspetta. Forse anche l'omicidio camuffato da suicidio. Ma a Monza quella sera di luglio la mano del tessitore anarchico non trema.
In the heat of a Milan still numbed to gunfire that General Bava Beccaris has fired on the unarmed crowd, a Weaver anarchist 30 years waiting for his moment. Has just returned from America, where he emigrated to escape poverty and persecution, and he carries a handgun just bought in New York. Its goal is the chest full of medals of Umberto I of Savoy, that the monarchist rhetoric calls the good King and that the people have instead renamed King grape-shot after the deaths of Milan, and Sicily, and Lunigiana. The three shots that Gaetano Bresci shoots King heart do not affect only the individual but also the sacredness of his power. And the fourth shot, that exploded, Bresci knows we shot at himself. Beatings, isolation, deprivation are what you expect. Maybe even murder disguised as a suicide. But in Monza that night of July the Weaver's hand trembles not anarchist.