I cantaglorie. Una storia calda e ribalda della stampa sportiva - 9788898970391

I cantaglorie. Una storia calda e ribalda della stampa sportiva: Brera, Caminiti, Ciotti, Biscardi, Mura, Cannavo, Raro, Sconcerti, Fossati, Zavoli, De Zan. È la formazione di una delle tante possibili nazionali. Non di calcio, ma di chi il calcio e gli altri sport ha raccontato. Una generazione di giornalisti italiani unica al mondo. Privilegiati, perché hanno brillato di splendore riflesso, viaggiato più degli inviati di esteri, mangiato e bevuto come nessuno. Hanno però anche saputo meritarselo, inventando un modo di raccontare e, talvolta, anche quel che (non) c'era da raccontare. A "convocarli" è uno che li ha conosciuti bene, perché ha "giocato" con tutti: Gian Paolo Ormezzano. Ex nuotatore, granata per sempre, ma soprattutto, fino all'ultimo grammo, cronista di abbagliante purezza. Nel ritrarre i suoi colleghi è come nella vita: generoso, compassionevole, schietto. Non fa sconti, semmai qualche regalo. Ci svela le bubbole di Carosio, il lato umano di Mosca, l'incontenibile sfera d'influenza di Mina. Procede per aneddoti, ma anche per valutazioni. Si e ci diverte nel narrare un'epopea in cui i trionfi altrui resero eroi quelli che erano soltanto "cantaglorie". Si e ci commuove nel rendersi conto che sta scrivendo una Spoon River del giornalismo sportivo: molti già se ne sono andati, il mestiere sta morendo a colpi di tweet e lui, fiero, è uno degli ultimi, grandi sopravvissuti. Postfazione di Alberto Brambilla.
Brera, Caminiti, Ciotti, Biscardi, Walls, Caldwell, Rare, Rattle, Ditches, Zaid, De Zan. Is the formation of one of many possible national. Football, not what football and other sports said. A generation of journalists in the world. Privileged, because of reflected glory shone, traveled more than foreign envoys, ate and drank like no other. They have also been able to deserve it, inventing a way of telling and sometimes even what you (don't) there was to tell. To "summon" is one who knew well because she "played" with all: Gian Paolo Ormezzano. Former swimmer, grenade forever, but above all, down to the last gram, chronicler of dazzling purity. In portraying his colleagues is like life: generous, compassionate, forthright. Does not mean discounts some gift. Reveals the humbug of Carosio, the human side of Moscow, the irrepressible Mina's sphere of influence. Proceeds for anecdotes, but also for reviews. He amuses us in telling an epic where the triumphs of others made those heroes that were only "cantaglorie". It moves us in realizing that he is writing a sports journalism's Spoon River: many already are gone, the craft is dying to tweet shots and he, proud, is one of the last, great survivors. Afterword by Alberto Brambilla.