Non dite che non abbiamo niente - 9788898970896

Non dite che non abbiamo niente: Quando Marie vede per la prima volta il capitolo 17 del "Libro dei ricordi" - un taccuino lungo e stretto, coperto di ideogrammi che lei non è in grado di riconoscere -, ancora non sa che quella storia, letta, raccontata, ricopiata, passata di mano in mano, la accompagnerà per il resto della vita. Perché in quei taccuini non sono contenute solo le peripezie di Da-wei e di Quattro Maggio, l'avventuriero che salpa per l'America e l'eroina che attraversa a piedi il deserto del Gobi: le pagine sono intrise di tutti i sogni dei protagonisti di questo romanzo attraverso settant'anni di storia cinese. Sogni infranti, macinati dalla Storia, come quelli di Zhuli, Passero e Jiang Kai, tre talentuosi musicisti le cui ambizioni sono state distrutte, in modi diversi, in nome della Rivoluzione culturale. O come quelli di Ai-ming, la figlia di Passero, costretta a scappare dopo la repressione seguita alle manifestazioni di piazza Tian'anmen. Vicende private, quasi insignificanti se paragonate alla Lunga Marcia di Mao Zedong, all'affermarsi del comunismo, a purghe e repressioni, ma che devono essere raccontate, ricordate, perché «siamo qui per conoscere e non per dimenticare, per interrogare e non per rispondere».
When Marie first sees chapter 17 of the "Book of Memories" - a long and narrow notebook, covered with ideograms that she is unable to recognize - she still does not know that that story, read, told, copied, passed from hand to hand, will accompany her for the The rest of his life. Because those notebooks contain not only the adventures of Da-wei and Four May, the adventurer who sails to America and the heroine who crosses the Gobi desert on foot: the pages are imbued with all the dreams of the protagonists of this novel through seventy years of Chinese history. Shattered dreams, ground by history, like those of Zhuli, Sparrow and Jiang Kai, three talented musicians whose ambitions were destroyed, in different ways, in the name of the Cultural Revolution. Or like those of Ai-ming, sparrow's daughter, forced to flee after the repression that followed the Tian'anmen Square demonstrations. Private vices, almost insignificant when compared to the Long March of Mao Zedong, to the rise of communism, to purges and repressions, but that must be told, remember, because "we are here to know and not to forget, to interrogate and not to respond."