Ovunque sulla terra gli uomini - 9788899767303

Ovunque sulla terra gli uomini: Le vicende del protagonista di Bocca d'Arno e della sua ebbra discesa in acqua, quelle di Gombo e Tuya e del loro simulacro d'amore, o di Rema e Manuelita e del loro vincolo segreto, resteranno impresse per molto tempo nelle orecchie del lettore; perché questo libro si apre come un carillon di melodie memorabili anche se in continua e incessante variazione. Da ogni angolo del globo ci arrivano storie, miti, diari e confessioni che mai lasciano schiudere interamente i loro luoghi d'origine prima che la pagina venga recitata. Ovunque sulla terra gli uomini è anzi un borgesiano atlante di esseri immaginari le cui geografie rivelano tanto quanto nascondono. Nella prosa di Marrucci sembra infatti non aprirsi alcuno scenario che scavalchi o anticipi l'evocazione letteraria in sé; come se il lettore assieme alla voce narrante partecipasse all'apparizione dell'universo in cui pure si ritrova, frase dopo frase, parola dopo parola. L'invito è dunque ad ascoltare i riverberi, perché giunti all'epifania finale, cristallina, si ha comunque la sensazione di aver gravitato attorno a una resistenza sempre impermeabile alla parola: un nucleo indicibile - bestiale e istintivo, spirituale e immateriale - a cui i protagonisti e il lettore finiscono per dedicarsi anima e corpo.
The vicissitudes of the protagonist of Bocca D'arno and its inebriated descent into the water, those of Gombo and Tuya and of their simulacrum of love, or of Rema and Manuelita and of their secret constraint, will remain imprinted for a long time in the ears of the reader; Because this book opens like a carillon of memorable melodies though in continual and incessant variation. From every corner of the globe there are stories, myths, diaries and confessions that never leave their places of origin entirely open before the page is recated. Everywhere on Earth men are indeed a Borgesian atlas of imaginary beings whose geographies reveal as much as they hide. In the prose of Marrucci it seems in fact not open any scenario that overturns or advances the literary evocation in itself; As if the reader together with the narrator participated in the apparition of the universe in which he also finds himself, sentence after sentence, word after word. The invitation is therefore to listen to the reverberations, because come to the final epiphany, crystalline, one still has the sensation of having gravitated around a resistance always impervious to the word: an unspeakable nucleus-bestial and instinctive, spiritual and intangible- To which the protagonists and the reader end up dedicating body and soul.