Le fonti nordiche del Ring. La mitologia di Wagner - 9788899959227

Le fonti nordiche del Ring. La mitologia di Wagner: Il ciclo dell'Anello del nibelungo, composto da Richard Wagner, è considerato una delle più compiute e magniloquenti rappresentazioni dello spirito tedesco. Migliaia di studi critici non sono riusciti a esaurire le possibili chiavi interpretative di quest'opera imponente, in cui si realizza la teoria wagneriana del dramma musicale, sintesi di tutti gli aspetti della rappresentazione drammatica comprendente testo, musica e teatro. In questo libro, Francesco Sangriso analizza il ciclo del Ring con gli strumenti della mitologia comparata, mettendolo a confronto i libretti di Wagner con i testi medievali in norreno e in medio alto tedesco. L'operazione mitopoietica eseguita dal compositore rivela una complessa elaborazione delle leggende originali operata non solo secondo il gusto romantico del tempo, ma anche sulla linea della concezione del mito che si andava elaborando nella prima metà dell'Ottocento. Ma ciò che inaspettatamente risulta agli occhi del filologo, è che Wagner - l'interprete per eccellenza dello spirito e dei valori tedeschi - era forse molto meno "tedesco" di quanto ci si aspettasse e assai più vicino ai temi e alle ideologie del medioevo scandinavo.
The Ring cycle of the Nibelungo, composed by Richard Wagner, is considered one of the most accomplished and magniloquent representations of the German spirit. Thousands of critical studies have failed to exhaust the possible interpretative keys of this imposing work, in which the Wagnerian theory of musical drama is realized, synthesis of all aspects of the dramatic representation including text, music and theatre. In this book, Francesco Sangriso analyzes the Ring cycle with the instruments of comparative mythology, comparing it with Wagner's booklets with medieval texts in Old Norse and Middle High German. The mitopoietic operation performed by the composer reveals a complex elaboration of the original legends operated not only according to the romantic taste of the time, but also on the line of the conception of the myth that was being elaborated in the first half Of the nineteenth century. But what is unexpectedly apparent in the philologist's eyes is that Wagner-the interpreter par excellence of the German spirit and values-was perhaps much less "German" than expected and much closer to the themes and ideologies of the Scandinavian Middle Ages.