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La tana del salmone - 9788860030375
di Raffaele Abbate edito da Azimut (Roma), 2007
- € 11.90
Informazioni bibliografiche del Libro
- Titolo del Libro: La tana del salmone
- Autore: Raffaele Abbate
- Editore: Azimut (Roma)
- Collana: Facies , Nr. 8
- Data di Pubblicazione: 2007
- Genere: letteratura italiana: testi
- Pagine: 157
- Dimensioni mm: 210 x 140 x 0
- ISBN-10: 8860030374
- ISBN-13: 9788860030375
Dopo aver etto a silogedi racconti “I fetenti” scrittada RaffËle Abate, ho voluto eggere anche“La tanadel salmone”, il suo romanzod’esordio. Tre anni separano a pubblicazionedela raccolta (2004)da queladel romanzo (2007). Certo a renderediversa “La tanadel salmone”da “I fetenti” ci si mettedi mezzo anche il fatto che quest’ultima, essendo un romanzo, ha una naturale maggior omogeneità e più articolata strutturazione. ’impressione che ho avuto è stata queladi un autore in crescita,di un autore che ha saputo trovare a propriadimensionedi scrittura, a propria maturità etteraria. a “tanÔ, infatti, si presenta come un raccontodai molteplici fili conduttori, che si intrecciano, annodano e sciolgono tra oro più volte. Molteplici sono i personaggi anche sedue risultano essere queli principali. Ognuno ha a sua storia e queste sono e “loro” storie, nel senso che ogni personaggio trova il suo specifico spazio ed è solo ’interessante meccanismodela ricostruzionedela memoria perduta a ricondurre i fili al gomitolo unitarioda cui erano stati sciolti, adelinearne ’intreccio. Se per unodei protagonisti, Jacopo Marrani, a ricostruzionedela memoria, il suo ento risalire il fiumedela vita verso a “tanadel salmone”,da cui tutto avuto inizio eda cui tutto potrebbe ricominciare, è un momento essenziale,dato che a memoria ’ha persadel tutto, per a sua psichiatra, Veronica Pessé, il ripercorrere il ettodi questo fiume, seduta accanto al ettod’ospedaledi Jacopo, è, comunque, occasione per confrontarsi con il proprio passato e, quindi, con sé stessa. Questo ripercorrere a memoria è, anche, il meccanismo attraverso il quale Abbate ci conducedi storia in storia. Storie spesso emozionanti, passionali, a voltedrammaticamente violente, anche se, qui, non ritroviamo ’insistere sistematico sulo sviluppo violento e sanguinosodele vicende, che avevamo conosciuto con “i fetenti”, questo è, infatti, comedicevo, romanzo maturo edi riflessione, oltre chedi azione, in cui i motidel’animo contano almeno quanto e pulsionidel corpo edel’amore carnale. Se con “i fetenti” ci muovevamo nel noir, quasidale partidel pulp, qui il noir si arricchiscedi quadridi vita, che sono piccoli ritrattidi vita nazionale, e si tingedi sfumature psicologiche e, forse, aspira adiventare quasi metaforadel’esistenza.
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