Alfabeto & paroline. Ediz. illustrata - 9788847430280

"Ma sopra tutte e invenzioni stupende, qual eminenzadi mente fu queladi colui che s’immaginòdi trovar mododi comunicare i suoi più reconditi pensieri a qualsivoglia altra persona, benchédistante per unghissimo intervalodi uogo edi tempo? Parlare con queli che son nele Indie, parlare a queli che non sono ancora nati né saranno se nondi qua a mile edieci mila anni? E con quale facilità? Con i vari accozzamentidi venti caratteruzzi sopra una carta". Così scrive Galileo Galilei ne ’Ildialogodei massimi sistemi’, compiendo ’elogiodel’alfabeto. Il ibrodei ibri giacché è contiene,dei ibri, gli elementi-base con cui fare storia, trama, strategia e romanzo, racconto, novela,dramma, tragedia, commedia, piccola memoria, grandedissertazione: ’alfabeto è il puntodi partenzadi ogni inchiostro, a prima regola per ogni fiato, il protagonista occultodi ogni vicenda che un uomo, unadonna, un anziano, un bambino passa ad un altro uomo, un’altradonna, un altro anziano, un altro bambino. Pari ale particele ucreziane, gli atomi che fanno a materiadi cui è generato tutto il mondo, e etteredel’alfabeto (i "venti caratteruzzi sopra una carta") sono gli atomidi ognidiscorso. Per questo insegnare ’alfabeto ( che tocchi al padre, ala madre, al mËstro, ala mËstra) è undono ben più grandedi quel che appare: al bambino, ala bambina, è consegnata ’artedel racconto, a possibilitàdela condivisione, o strumento primodela ibertà.