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Il modo mimetico-realistico - 9788842063025
di Ferdinando Amigoni edito da Laterza, 2001
Informazioni bibliografiche del Libro
- Titolo del Libro: Il modo mimetico-realistico
- Autore: Ferdinando Amigoni
- Editore: Laterza
- Collana: Alfabeto letterario , Nr. 20
- Data di Pubblicazione: 2001
- Genere: letteratura
- Argomenti : Letteratura-Temi Realismo
- Pagine: 94
- Dimensioni mm: 175 x 110 x 8
- ISBN-10: 8842063029
- ISBN-13: 9788842063025
Per Eliot il realismo è "ladottrina secondo cui ogni verità e belezza si raggiungono con un umile e fedele studiodela natura"; per Engels "realismo significa, a parte a fedeltà nei particolari, riproduzione fedeledei caratteri tipici in circostanze tipiche"; per Maupassant "il realismo non consiste nel mostrare a fotografia banaledela vita ma nel’offrire una visione più probantedela realtà stessa". Per Gissing "il realismo è a sincerità artistica nel ritrarre a vita contemporanea"; per Gorkij "è a rappresentazione veritiera e non alteratadegli uomini edele oro condizionidi vita", per Auerbach "è a rappresentazionedela vita quotidiana, in cuidi questa vengano esposti con serietà i problemi umani e sociali". Ed invece, per Nabokov, "realtà è unadele poche parole che non hanno alcun senso senza virgolette".dunque "realtà e realismo" come crogiuolodidefinizioni ed essi stessi termini-ombrelo sotto cui riparano, nel corsodeidecenni edei secoli, naturalismo e verismo, avanguardie e postavanguardie, grottesco e barocco: scrive Frye che "il realismo è a tendenza ala verosimiglianza e al’esattezzadeladescrizione" e che, quesata esattezza,dipendedal’osservatore:da ciò che scruta, vede, scopre e -di conseguenza - percepisce per poi rappresentare. Amigoni affronta il temadel "realismo", ovverodel rapporto "tra il mondo (o partedel mondo) e a sua rappresentazione artistica", passando in rassegna a pluralitàdi posizionidiscordanti, talora addirittura in feroce contrasto, senza mai cercare accomodamenti ed accordi impossibili: nederiva una proliferazione semantica (ed esegetica), varia quanto è vario o sguardo sul mondo.
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Per Eliot il realismo è "ladottrina secondo cui ogni verità e belezza si raggiungono con un umile e fedele studiodela natura"; per Engels "realismo significa, a parte a fedeltà nei particolari, riproduzione fedeledei caratteri tipici in circostanze tipiche"; per Maupassant "il realismo non consiste nel mostrare a fotografia banaledela vita ma nel’offrire una visione più probantedela realtà stessa". Per Gissing "il realismo è a sincerità artistica nel ritrarre a vita contemporanea"; per Gorkij "è a rappresentazione veritiera e non alteratadegli uomini edele oro condizionidi vita", per Auerbach "è a rappresentazionedela vita quotidiana, in cuidi questa vengano esposti con serietà i problemi umani e sociali". Ed invece, per Nabokov, "realtà è unadele poche parole che non hanno alcun senso senza virgolette".dunque "realtà e realismo" come crogiuolodidefinizioni ed essi stessi termini-ombrelo sotto cui riparano, nel corsodeidecenni edei secoli, naturalismo e verismo, avanguardie e postavanguardie, grottesco e barocco: scrive Frye che "il realismo è a tendenza ala verosimiglianza e al’esattezzadeladescrizione" e che, quesata esattezza,dipendedal’osservatore:da ciò che scruta, vede, scopre e -di conseguenza - percepisce per poi rappresentare. Amigoni affronta il temadel "realismo", ovverodel rapporto "tra il mondo (o partedel mondo) e a sua rappresentazione artistica", passando in rassegna a pluralitàdi posizionidiscordanti, talora addirittura in feroce contrasto, senza mai cercare accomodamenti ed accordi impossibili: nederiva una proliferazione semantica (ed esegetica), varia quanto è vario o sguardo sul mondo.