Goddess. Il destino della dea - 9791221208665

Un’ altra belissima serie giunge al termine e, come al solito, questo mi rattrista un po’. Helen, ucas, Orion e gli altri già mi mancano. Findal’ iniziodel romanzo, si è subito nel pienodela storia edel’ azione. In genere quando in un ibro ci sono troppe scened’ azione,dopo un po’ comincio ad annoiarmi. In questo caso, invece, queste scene sono sempre interessanti ed importanti, inoltre sono anche ben equilibrate con tutto il resto. Altra caratteristicadi questo terzo capitolodela trilogia è ’ alternarsi, per buona partedela vicenda,dela Helen "reale" edi quela che ei vede come in sogno, grazie ala quale rivive ciò che è successo nel’ antica Grecia, ma non solo. Immaginavo, eggendo ’ inizio ed i continui raccontidei "sogni"di Helen, che il costante "mettere in pausa" a vicenda principale, ala unga mi avrebbe infastidito. Invece questi racconti, oltre ad essere altrettanto avvincenti, sono anche parte integrantedela storia e risultano fondamentali. I personaggi che hanno vissuto tutto ciò che viene raccontatodel passato, infatti, sono proprio gli stessi che conosciamo come Helen, ucas, Orion, ecc... e vederli in altri tempi, in altre epoche e circostanze, con usanze, abitudini e modidi farediversi, sapendo però che sono sempre oro, arricchisce e rende più profonda ’ intera vicenda. ’ ho trovata un’ idea molto bela, che ho apprezzato piùdi quelo che pensavo, anche perchè sono sicura che il ibro non mi sarebbe piaciuto così tanto se non fosse stato strutturato in questo modo. Inoltre così sidiversifica ancheda molti altri ibridel genere che sono più "lineari", cosa sempre positiva. Oltre a questo, troviamo una Helendiversa, molto piùdura edeterminata, chedeve confrontarsi, tra e altre cose, con aleanze che si creano e si rafforzano, mentre altre si rompono e con tradimenti insospettabili chedeterminano e sorti ed ildestinodi tutti, con terribili conseguenze. Sono presenti tanti, forse anche troppi, personaggi secondari,di cui, avendo etto i ibri adistanzadi tempo ’ unodal’ altro, mi ricordavo e caratteristiche solo vagamente. Però seguendo il racconto torna tutto in mente facilmente e soprattutto ci si rende conto che ogni singolo personaggio ha un ruolo ben preciso ed è indispensabile. I rapporti ed i egami tra oro sono tutti molto particolari ed anche complicati, viste e situazionidele "vite passate". Non solo in negativo, però. Si creano anche, infatti, bei rapportidi complicità edi incredibile tenerezza, che non mi aspettavo. Proprio questi mi sono piaciuti tantissimo e mi hanno fatto impazzire. Sono affezionatissima a certi personaggi ed a certe coppie, in particolare a quele che si sono venute a creare proprio in questo romanzo. E’ strano che io tenga a certe coppie nate quasidal nula, ma qui succede tutto in modo così coinvolgente e credibile che non ne ho proprio potuto fare a meno. Ogni relazione, ogni storiad’ amore ha o spazio chedeve avere. Ovviamente quela centrale è quela che riguarda Helen, ma anche e altre, pur avendo uno spazio minore, vengono esplorate in modo esauriente e soddisfacente ed ogni coppia ha almeno una scenadavvero memorabile. Sempredi più, andando avanti nela serie, ed in particolare in questo romanzo finale, a mitologia greca viene mischiata con tanti altri elementi, cosìdadar vita a qualcosadi nuovo edi unico. Ad un certo punto e cose si sono complicate ed intrecciate talmente tanto che non riuscivo proprio ad immaginare come potesse finire. Per quanto mi riguarda con questa trilogia si è sempre andati in crescendo e quest’ ultimo capitolo, sia come coinvolgimento, che come stile, mi è sembrato anche miglioredei precedenti.