Ari Benjamin Meyers. Tacet in concert. Ediz. illustrata - 9788875707613

Ari Benjamin Meyers. Tacet in concert. Ediz. illustrata: Primo libro d'artista di Ari Benjamin Meyers, "Tacet in concert" è stato concepito come capitolo finale di un progetto in tre parti, e completa il percorso iniziato con le due mostre personali di Meyers: "Tacet" e "In concert". Molto diverse per contenuto e presentazione, le due mostre si sono tenute quasi consecutivamente nel corso del 2019, la prima a Kasseler Kunstverein e l'altra presso OGR Torino. In "Tacet" sono stati esposti una serie di lavori recenti dell'artista - come spartiti, oggetti e objet trouvé - e per l'intera durata della mostra un unico performer chiamato "l'archivista" ha registrato le proprie riflessioni e quelle dei visitatori, interagendo con il pubblico in base alle indicazioni di Meyers e reinterpretando alcune delle performance. Come suggerisce il titolo, cosa abbastanza insolita per Ari Benjamin Meyers, la mostra si è svolta per lo più in silenzio. Durante le sei settimane di "In concert", un gruppo costituito da otto performer, con una scenografia appositamente progettata, ha dato vita a una meta-composizione, dove sette opere di Meyers si intrecciano tra loro in modo inedito. Per tutta la durata, gli interpreti sono apparsi in configurazioni e esecuzioni in costante evoluzione. Il libro nasce dalla documentazione di queste due mostre, ciascuna concepita in modo ancora diverso. "Tacet" è raccontata attraverso un lungo saggio scritto in forma di diario da Jörn Schafaff - l'archivista - e potrebbe essere il primo resoconto di una mostra fatto da un teorico dell'arte (in incognito) che è stato testimone diretto di ogni momento lo spettacolo. "In co
Ari Benjamin Meyers' first artist book, "Tacet in Concert" was conceived as the final chapter of a three-part project, and completes the journey that began with Meyers' two solo exhibitions: "Tacet" and "In concert". Very different in content and presentation, the two exhibitions were held almost consecutively during 2019, the first in Kasseler Kunstverein and the other at OGR Torino. In "Tacet" a series of recent works by the artist - such as scores, objects and objet trouvé - were exhibited, and for the duration of the exhibition a single performer called "the archivist" recorded his own reflections and those of the visitors, interacting with the Meyers and reinterpreting some of the performances. As the title suggests, which is quite unusual for Ari Benjamin Meyers, the exhibition took place mostly in silence. During the six weeks of "In concert", a group of eight performers, with a specially designed set design, gave birth to a meta-composition, where seven works by Meyers intertwine in an unreleased way. Throughout the duration, the performers appeared in constantly evolving configurations and executions. The book comes from the documentation of these two exhibitions, each conceived in a different way. "Tacet" is told through a long essay written in the form of a diary by J.J. Schaf - the archivist - and could be the first account of an exhibition made by an art theorist (incognito) who has been a direct witness to every moment of the show. "In co