Asim Abu Shaqra. Ediz. illustrata - 9788881588763

Asim Abu Shaqra. Ediz. illustrata: "Qualcuno doveva spostare il sabbar, il cactus, in un vaso di fiori." Così Anton Shammas apre la sua meravigliosa prefazione a questo libro, e questo è il compito che Asim Abu Shaqra ha portato a termine più e più volte nei suoi dipinti, in una sorta di ossessione, arrestata solo dalla sua morte prematura, all'età di ventotto anni. Durante tutto il corso della sua vita, l'artista è stato ossessionato da un senso di estraneità e di non appartenenza, come manifestato dalla sua infatuazione per il sabra, che erano in realtà autoritratti legati all'iconografia palestinese. Questa pubblicazione offre nuove interpretazioni sui dipinti di Asim Abu Shaqra da parte di tre eminenti studiosi d'arte: Tal Ben-Zvi, Kamal Boullata e WJT Mitchell; comprende un'introduzione della curatrice Nira Itzhaki e una prefazione di Anton Shammas.
"Somebody has to move the sabbar, cactus, in a flower pot." So Anton Shammas opens its wonderful preface to this book, and this is the task that Asim Abu Shaqra has completed over and over again in his paintings, in a sort of obsession, stopped only by his untimely death at the age of twenty-eight years. Throughout the course of his life, he was haunted by a sense of alienation and of not belonging, as manifested by his infatuation with the sabra, who were actually Palestinian iconography related portraits. This publication provides new interpretations on the paintings of Asim Abu Shaqra by three eminent scholars of art: Tal Ben-Zvi, Kamal Boullata and WJT Mitchell; includes an introduction by the curator Nira Itzhaki and a foreword by Anton Shammas.