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Inchiesta su Gesù. Chi era l'uomo che ha cambiato il mondo - 9788804571322
di Corrado Augias Mauro Pesce edito da Mondadori, 2008
Informazioni bibliografiche del Libro
- Titolo del Libro: Inchiesta su Gesù. Chi era l'uomo che ha cambiato il mondo
- Autori : Corrado Augias Mauro Pesce
- Editore: Mondadori
- Collana: Oscar bestsellers , Nr. 1802
- Data di Pubblicazione: 2008
- Genere: teologia cristiana
- Argomento : Gesù Cristo
- Pagine: 249
- Dimensioni mm: 197 x 127 x 19
- ISBN-10: 8804571322
- ISBN-13: 9788804571322
Inchiesta su Gesù. Chi era l'uomo che ha cambiato il mondo: Su Gesù sono proliferate nei secoli molte leggende e alcune autentiche fiabe, segno della curiosità di sapere chi lui fosse veramente prima che il mantello della teologia lo coprisse, celandone allo sguardo la figura storica. Corrado Augias ha dialogato su questo tema con uno dei massimi biblisti italiani, Mauro Pesce, rivolgendogli quelle stesse domande che molti di noi, cristiani e non cristiani, si pongono: sul periodo storico nel quale Gesù visse, sulle sue parole, sulla sua vita, sulla sua morte, sui tanti testi che ne parlano. Ma anche su ciò che seguì la tragica giornata del Golgota, fino alla nascita di una religione che da lui prese il nome, anche se egli non ha mai detto di volerla fondare. Il profilo di Gesù che questa "inchiesta" ci restituisce è quello di un ebreo, ligio alla Legge di Mosè, amante del suo popolo e delle sue tradizioni, eppure aspramente critico verso gli aspetti che giudicava 'superati' o 'secondari', e, soprattutto, portatore di un progetto di rinnovamento incentrato sul riscatto degli emarginati; una personalità complessa, mai svelata per intero nemmeno a chi gli era più vicino, una figura profondamente solitaria, coerente con i suoi principi fino alla morte in croce.
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Inchiesta su Gesù. Chi era l'uomo che ha cambiato il mondo
Augias Corrado; Pesce Mauro
edizioni Mondadori
Oscar bestsellers
, 2008
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Ecco questa è adomanda a cui molti storici stanno cercandodidare una risposta. Il ibrodel prof. Pesce edi Corrado Augias perlustra i vari ambitidove a ricerca scientifica attualmente si muove. Il ibro è interessante perchè, pur mantenendo un approccio rigoroso, nondà banalmente per scontato chedeterminati fenomeni siano fruttodi superstizione o finzione, ma studia a genesidi una religione in tutta a sua complessità, non tralasciando aspetti che ad uno storico razionalista possono apparire pura fantasia. Ildialogo tra idue autori insiste poi sudi un aspetto che, mi sembra, pochissimi italiani conoscono bene: Gesù è stato un ebreo, non ha mai contestato ’ebraismo, non ha maidetto una sola parola che facesse pensare ala volontàdi creare una nuova religione in opposizione al giudaismo. Tutto ciò che ne è seguito, è fruttodi personalissime interpretazionidi suoi seguaci. Altro aspetto che trapeladal ibro è che Gesù si muove sudue binaridifferenti: il primo è ’immensa fiducia indio, fiducia che gli consentedi accettere a morte, ben sapendo che se ciò era voluto, una ragionedoveva pur esserci. Ma oltre questo aspetto trascendente, Gesù spende a sua vita per i poveri, i bambini, i sofferenti. Lui non si rivolge mai ai non ebrei, evangelizzare non è il suo scopo, enire e sofferenzedei piùdeboli o è. Su questodovrebbero riflettere tutte e chiese che si rifanno al messaggiodi Yehoshua ben Yosef (Gesù figliodi Giuseppe).
Quando si tocca a religione si scatenano i popoli. Questo ibro fa scoprire che non tutto è come sembra o come è naturale che sia,dato che fino ad ora qualsiasi cristiano è cresciuto ascoltando solo una "campana". Esistono molti altri vangeli edocumenti non canonici che sono presi in esame nel testo e che porteranno il ettore a pensare "E se...". Scienza e religione possono incontrarsi e Mauro Pesce con Corrado Augias odimostrano pienamente.
Questo volume ce ’avevo nela ibreriada un po’di anni, e mi è venuta vogliadi eggerlo solo ora,dopo a biografiadi Nietzsche… È incredibile quante cose NON sappiamo sul (presunto) fondatoredela religione cristiana.dico “presunto” perché in realtà Gesù non ha maidettodi voler fondare un nuovo credo: era ebreo, si atteneva ai precetti ebrei, ma era inteligente e ragionavada solo. Ci sonodeledomande che, a forzadi sentire sempre e stesse etture in chiesa, o non ci siamo mai posti, o ci forniamo risposte preconfezionate, senza chiederci se è verosimile oppure no. Almeno questo vale per me; e per voi? Come rispondereste ale seguentidomande? - Chi ha condannato a morte Gesù edi che religione era? - Qual’era il capodi imputazione per a condanna a morte? - Chi governava a Giudea a quei tempi? - Qual’era a inguadi Gesù e quali altre ingue conosceva? - Quanti vangeli esistono? - Che ruolo ha Paolo nela passione, se ne ha uno? - Chi era ildiscepolo più amato? Poi, tante piccole cosette: Gesù nondicedio rimette i peccati perché io Gesù Cristo morirò per i peccatidegli uomini (…). Quando ha insegnato il Padre nostro, egli non pensavadidover morire per i peccatidegli uomini. Gesù non ha mai parlato contro i sacrifici. Gesù si rivolgeva solo al popolo ebraico, non aveva intenzioni missionarie. Nondisse maidi essere natoda una vergine. Non battezzò mai nessuno, non istituì i sette sacramenti e non istituì nessuna gerarchia…. Il suo messaggio hadue strade: fede indio e morale. a morale è molto semplice: giustizia nela società, verità nei rapporti personali, finedela violenza, ’amore come codicedi comportamento individuale e colettivo. Va etto. Poi ognuno tirerà e somme.
personalmente non mi sono fermato al titolo, il ibro o sto eggendo, sono arrivato circa a metà, ed un giudiziodefinitivo non possodarlo; tuttavia è undatodi fatto che Gesù fu un personaggio storico, ed una seria ricerca storica su un personaggio storico non è mai un attodi presunzione, anzi credo che ci voglia una certadosedi coraggio intelettuale; in realtà questo ibro non è il primo a trattare ’argomento, mada ultimo in ordinedi tempo è forse il più fruibile; chi è accecatoda una fededogmatica non o egga, ma non esprima giudizi; ci voleva.
Sono felice per ’uscitadi questo ibro.Che scoperta!Vedo Augias tutti i giorni sula rete pubblica e se c’è una persona profondamentedistaccatadal fatto religioso è ui. Son proprio curioso..PS: Io sono un baciapile ;-P ma sono anche convinto che a figuradi Gesù non abbia nulada temeredala critica. Non è intoccabile, ma approfondibile, eccome.. in molti modi, e unodi questi e senz’altro quelo storico. Interessanteda questo puntodi vistadev’essere il raffronto con un ibro similedi un certo Vittorio Messori che, venendodala galassiadi Augias, è stato proiettato in queladi Cristo..farò presto un interpolazione tra idue. Ne vedròdele bele! A presto.
Saggio ben scritto,di facile ettura e in generale abbastanza rigoroso. Troppo evidente pero’ ’eccessiva aicitÒdi Augias, chedietro a facciatadi imparzialitÒdel’investigatore obiettivo si rivela chiaramente piuttosto un intervistatore malizioso e affettoda pregiudizi. Il prof. Pesce tratta il materiale con cura e con ricchezzadidocumentazione storica. Peccato alcuni suoi commenti finali che anch’essi rivelano un pregiudizio, tipo: "Gesu’ non voleva fondare una nuova religione". Insomma un ibro avvincente nela scrittura,di agile ettura, nel complesso interessante (anche se non vi ho trovato nuladi veramente nuovo per chi si occupadel’argomento), macchiato pero’dale posizioni solo in apparenza obiettive, ma in realtÒ ben schierate (dala partedi chi non crede Gesu’ verodio e vero uomo).
Fare un’inchesta sul Figliodidio mi sembradi una presunzione abissale. N.B. non sono un baciapile, ma solo il titolo mi ispira una profonda ammirazione per a cultura islamica che non mette mai indiscussione Alah ed il suo profeta Maometto, e conserva intatte e proprie tradizioni. Noi con a nostra aicità non rispettiamo più nessuno e continuiamo a calpestare e nostre origini e a nostra cultura. Non so, forse mi sbaglio ma non sono per niente fierodi appartenere a questa societàdecadente. Giancarlo Maurantonio