I ragazzi dello zoo di Torino. Piccolo bestiario di città in gabbia - 9788875471170

I ragazzi dello zoo di Torino. Piccolo bestiario di città in gabbia: Lo zoo di Torino come metafora per raccontare la città. Da quasi vent'anni lo zoo è chiuso, ma il bestiario torinese continua a fare mostra di sé. Impietosamente Babando descrive la cupola sabauda, che a ben vedere non è un'entità unica, ma piuttosto una rete di relazioni opache tra maggiorenti politici, economici, universitari e quel che resta della Grande Famiglia, in una sorta di tappo che ha impedito la modernizzazione. Salotti polverosi, circoli incartapecoriti, associazioni più o meno scoperte, e consigli di amministrazione, di società pubbliche o parapubbliche, si pongono un unico obiettivo: resistere ad oltranza. Malgrado numerosi spunti di orgoglio subalpino e l'interessante affresco dedicato agli eretici, uomini di grande talento ma fieramente marginali, emerge una città stanca, e soprattutto sembra incredibile per la storia di Torino - assistita. Tra "figli di" e raccomandati la capitale sabauda ha smarrito la propria identità: bella senz'anima, olimpica ma rassegnata alla sconfitta. Dov'è la borghesia? Ha disertato, trasformando in una caricatura le sue ambizioni di governo. Più che un romanzo di Thomas Mann pare un reality show. L'ennesimo.
Lo zoo di Torino as a metaphor to tell the city. For nearly 20 years, the zoo is closed, but the bestiary torinese continues to view himself. Savoy Dome, which describes mercilessly Babando in hindsight is not a single entity, but rather a network of relationships between University and opaque political, economic leaders, what's left of the great family, in a kind of CAP that prevented modernization. Dusty lounges, clubs, associations more or less took discoveries, and boards of Directors of public companies or semi-public character, have one goal: to resist to the bitter end. Despite numerous opportunities of subalpine pride and interesting fresco dedicated to heretics, men of great talent but marginal fiercely, emerges a town tired, and most importantly-amazing looks for the history of Turin-assisted. Between "children" and recommended the Savoy capital has lost its identity: bella senz'anima, Olympic but resigned to defeat. Where's the bourgeoisie? She defected, turning into a caricature his ambitions. More than a Thomas Mann novel looks like a reality show. Yet another.