Xandra. La guerra del tempo - 9788890784811

Xandra. La guerra del tempo: "La storia di Xandra e di Eridhian è la storia del mondo, il ritratto di un giorno ed il profilo di una lunghissima notte. È la lotta eterna e l'equilibrio perfetto, la pace raggiunta e la paura del domani, la fame di gloria di un guerriero romano e la vicenda quotidiana di una ragazza di Roma dei giorni nostri. O forse non è neppure questo. O solo questo. Perché il viaggio di Xandra conduce in terre incognite e in contesti magici, in luoghi sognati eppure reali. Perché proprio mentre ci si sofferma ad ammirare il paesaggio canadese o le bellezze capitoline si rischia di attardarsi ai richiami del cuore. Si corre il pericolo di perdere la trepidante emozione delle sorelle di Xandra nella notte di Lunghanasad o la rincorsa infinita di Yorh alle palpitazioni d'amore, la cinica e crudele meschinità di Dario fino allo sguardo intenso di Rijiar nelle coccole che celano il dolore. Un alternarsi di personaggi che proiettano stati d'animo e veicolano emozioni così forti da far mancare il fiato. Che si raccontano in battute a volte ironiche o si fissano austeri in toni gravi." (Dalla prefazione di Roberto Bacchiocchi)
"The story of Xandra and Eridhian is world history, the portrait and profile of a very long night. And the eternal struggle and the perfect balance, peace achieved and fear of tomorrow, the hunger for glory of a Roman Warrior and the daily affair of a girl in Rome today. Or maybe not even that. Or just this. Because the trip by Xandra leads in magical contexts in places unknown lands dreamed yet real. Because even as it pauses to admire the scenery of Canada or the beauties of Rome you are likely to linger to the enticings of the heart. It runs the danger of losing the anxious emotion of Xandra on Lunghanasad or the run-up to palpitations of love, the infinite Yorh cynical and cruel meanness of Dario until intense look of Rijiar in pampering that conceal the pain. A succession of characters projecting moods and convey emotions so strong as to miss the breath. You tell jokes sometimes ironic or fasten Dour in tones. " (From the preface of Roberto Bacchiocchi)