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Del capello e del fango. Riflessioni sul cinema - 9788881015757
di Alain Badiou Dottorini D. (cur.) edito da Pellegrini, 2009
- € 20.00
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Informazioni bibliografiche del Libro
- Titolo del Libro: Del capello e del fango. Riflessioni sul cinema
- Autori : Alain Badiou Dottorini D. (cur.)
- Editore: Pellegrini
- Collana: Frontiere oltre al cinema
- Data di Pubblicazione: 2009
- Genere: arti ricreative. spettacolo. sport
- Argomento : Cinematografia
- Pagine: 288
- Curatore: Dottorini D.
- Dimensioni mm: 111 x 196 x 19
- ISBN-10: 8881015757
- ISBN-13: 9788881015757
Del capello e del fango. Riflessioni sul cinema: "Per grande che sia, per quanto legato alla nostra epoca, il cinema si radica per sempre nel gusto di tutte le classi, di tutte le età e di tutte le nazioni, per mostrare lo spettacolo del potente che viene ricoperto di sterco da un vagabondo; di un'enorme nave che affonda, di un mostro spaventoso emerso dalle profondità della terra; del Buono che, dopo innumerevoli vicissitudini, uccide in pieno sole il Cattivo; del poliziotto che acciuffa il ladro malavitoso; dei bizzarri costumi degli stranieri e dei cavalli nella pianura; dei guerrieri fraterni, del dramma sentimentale e della donna nuda fatta a pezzi per amore. I più grandi artisti di questa arte, Chaplin o Fiedrich Wilhelm Murnau, non fecero altro che mettere in rilievo questo procedimento volgare, senza tentare mai - anzi, facendo esattamente il contrario - di abolirlo. Se il cinema è idea, o visitazione casuale dell'idea, lo è nel senso in cui il vecchio Parmenide, in Platone, la esige dal giovane Socrate: che ammetta, insieme al Bene, al Giusto, al Vero, al Bello, alcune idee altrettanto ideali, per quanto meno convenienti: quella del Capello o del Fango". (Alain Badiou)
"For large, as much as linked to our era, the cinema is rooted forever in the taste of all classes, all ages and all Nations, to showcase the spectacle of the powerful that is covered with dung from vagrants; a huge sinking ship, a scary Monster emerged from the depths of the Earth; the good that, after countless vicissitudes, kills in full sun the villain; the policeman who catch the crook mobster; of bizarre costumes of foreigners and horses on the Plains;
fraternal warriors, sentimental drama and nude woman torn apart by love. The greatest artists of this art, Chaplin or Murnau Fiedrich, did nothing more than highlight this vulgar, without attempting ever-indeed, doing exactly the opposite-to abolish it. If cinema is idea, or random idea, the visitation is in the sense in which the old Parmenides, Plato, the demands from the young Socrates: I admit, along with the good, the Right, the True, the beautiful, some ideas equally ideal as far as less convenient: that of the hair or the mud. " (Alain Badiou)
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