Un angelo a Bisanzio. Ragazze albanesi nella Calabria degli anni Settanta - 9788832043099

Un angelo a Bisanzio. Ragazze albanesi nella Calabria degli anni Settanta: Sei ragazze di Calabria, di un tempo in bilico fra tradizione e modernità quando, a metà degli anni settanta del Novecento, fu aperta l'Università della Calabria, sulla collina di Arcavacata a Cosenza. Sei giovani che, attraverso lo studio universitario, cercano di spingere le loro esistenze oltre il cerchio della vita di paese da cui provengono, oltre i muri della mentalità maschilista e talvolta patriarcale. Partecipi delle lotte di quegli anni per il diritto allo studio e per il futuro del Meridione. Le situazioni della vita universitaria, di studio, di maturazione personale e politica, sono narrate attraverso la sensibilità di Sofia, che proviene da un paese arbëresh, di antico insediamento albanese. Quasi in una libera associazione di istantanee, Sofia riflette sul suo presente e lo rispecchia nel mondo, che pur vuole lasciare, del suo passato e del suo paese, non senza la mesta nostalgia per ciò che - come l'infanzia - è destinato a tramontare. La lingua arbëreshe, che nel testo funge da controcanto suggestivo all'italiano, è qui non solo mezzo d'espressione ma anche contenuto del racconto.
Six girls of Calabria, a time poised between tradition and modernity when, in the mid-1970s, opened the University of Calabria, Arcavacata Hill in Cosenza. Six young people who, through the University study, try to push their lives beyond the circle of life by country of origin, beyond the walls of the sexist and patriarchal mentality sometimes. Partakers of the struggles of those years for the right to education and the future of the South. The situations of University life, study, personal and political maturation, are narrated through the sensitivity of Sofia, who comes from a country arb??resh, Albanian settlement. Almost in a free association of snapshots, Sofia reflects on his present and reflects in the world, who wants to leave, its past and its country, not without melancholy longing for what--how childhood-is doomed to decline. The language that the text serves as a dramatic counterpoint arb??reshe, in Italian, is here not only means of expression but also the content of the story.