Hammam Balcania - 9788816530034

Hammam Balcania: Due narrazioni si intrecciano in questo libro, separate dai secoli ma unite da un luogo, i Balcani, e da un tema, l'identità. La prima e più importante dispiega la grandiosa vicenda storica del pascià Mehmet Sokollu, alias Bajica Sokolovic, giovane serbo strappato alla sua terra per essere formato nelle file dell'alta burocrazia dell'Impero ottomano, fino a diventarne gran visir al servizio di Solimano il Magnifico. La seconda narrazione ha inizio in una località termale in Bosnia verso la fine degli anni Settanta del XX secolo e mette in scena lo scrittore stesso, spesso accompagnato dall'amico Orhan Pamuk, e le sue riflessioni intorno ai concetti di nazione, di confine, di fede e, soprattutto, di identità, stimolate e quasi evocate dai vapori di un bagno turco proprio al gran visir intitolato. Serbo e turco insieme quest'ultimo, cristiano ortodosso e infedele suo malgrado, protagonista di una straordinaria ascesa ai vertici dell'Impero ottomano di cui avrebbe retto le sorti per lunghi anni, e intimo amico di un altro grande straniero cristiano al servizio del sultano (questa volta greco), Sinan, il più grande architetto islamico di tutti i tempi. Così la vicenda storica rivela allo scrittore il debito iniziale di ogni identità, storica, culturale ma anche personale, la permeabilità di ogni confine - quale terra più dei Balcani può esserne testimone?
Two narratives intertwine in this book, separated by centuries but joined by a place, the Balkans, and a theme, the identity. The first and most important unfolds the magnificent history of Sokollu Mehmet Pa??a, aka Sokolovic, Bajica young Serbian snatched from his land to be formed in the ranks of the high bureaucracy of the Ottoman Empire, until becoming Grand Vizier to Suleiman the magnificent service. The second story begins in a spa town in Bosnia in the late seventies of the 20th century and depicts the writer himself, often accompanied by his friend Orhan Pamuk, and reflections around the concepts of nation, border, faith and identity, and stimulated almost evoked by a steam vapor right in the Grand Vizier. Serbian and Turkish along with the latter, Orthodox Christian and infidel, his extraordinary rise to the pinnacle of the Ottoman Empire of which would hold the fate for many years, and a close friend of another great Christian foreign service of Sultan (Greek), Sinan, the largest Islamic architect of all time. So the history reveals the writer's initial debt every historical, cultural identity, but also personal, the permeability of borders-which most Balkan land can be a witness?