Il viaggio in Oriente 1861-1862 - 9788882621919

Il viaggio in Oriente 1861-1862: 1861-1862. Undici mesi tra i cavalli e a cavallo con una missione delle scuderie reali tra Torino e Bagdad e il Kuwait; la ricerca di esemplari arabi di qualità si svolge mentre l'Italia unita fa i suoi primi passi e lungo un percorso dove sono appena finiti i sanguinosi tormenti interreligiosi e dove continuano le turbolenze delle indomite tribù arabe. Nelle brevi note giornaliere stese con la punta metallica su un taccuino tascabile il ventiquattrenne Ernesto Balbo Bertone di Sambuy annota i percorsi e le fatiche; confronta la sua sperimentata conoscenza del cavallo con l'osservazione degli usi arabi; verifica le sue conoscenze della storia, dell'arte, della geografia politica con le osservazioni e i colloqui. Undici mesi in cui le settimane della fatica si alternano a quelle dell'attesa in cui la nostalgia lo chiama verso il Piemonte e verso quella sua Torino che lo avrà sempre cittadino devoto e amministratore illuminato. Il lettore è condotto a rivisitare i luoghi percorsi dalla missione reale e a immaginarli come si presentavano centocinquant'anni fa. E a sentire tra le righe come la fatica, il disagio, l'imprevisto si fondano con l'esperienza delle diverse realtà per collaborare alla formazione di un giovane "uomo".
1861-1862. Eleven months between horses and riding with a mission of the royal stables in Torino and Baghdad and Kuwait; the search for quality takes place while the Arabs specimens Italy color took her first steps and along a path where I have just finished the bloody turmoil of interreligious and torments where still indomitable Arab tribes. In the brief daily notes spread with the metal tip on a pocket-sized notebook the 24-year-old Ernesto Balbo Bertone di Sambuy writes down the paths and toils; compare his experienced knowledge of the horse with the observation of Arabs; check your knowledge of history, art, political geography with observations and interviews. Eleven months in which weeks of fatigue are alternated with those of expectation where nostalgia calls him towards Piedmont and toward his Turin which will always have a devoted citizen and enlightened administrator. The reader is led to revisit the places visited by the mission and imagine them as they were 150 years ago. And hear between the lines such as fatigue, discomfort, the unexpected blend with the experience of the different realities to collaborate in the formation of a young "man".