Curzio Malaparte la letteratura crudele. Kaputt, La pelle e la caduta della civiltà europea - 9788843094820

Curzio Malaparte la letteratura crudele. Kaputt, La pelle e la caduta della civiltà europea: Curzio Malaparte è oggi al centro di un dibattito internazionale che lo riscopre come figura fondamentale del Novecento europeo. Tuttavia, in Italia manca ancora una discussione critica sulla sua opera intellettuale che, partendo dalla problematica adesione al fascismo, non si soffermi solo sugli scandali della sua biografia. Il volume colma tale lacuna, concentrandosi sulla stagione dei suoi fondamentali romanzi Kaputt e La pelle. Dal conflitto mondiale alla transizione verso il postfascismo, viene interpretata la sua idea di "crudeltà" come risposta al collasso della civiltà europea e al fallimento degli ideali rivoluzionari confluiti nei totalitarismi. Quello di Malaparte è infatti un tentativo di rispondere alla sacralizzazione della politica e alla disillusione delle utopie del moderno, dal sogno di palingenesi sociale al ritorno del sacro nella società secolarizzata del dopoguerra. Il libro esamina inoltre come la sua intelligenza di scrittore si accompagni al suo populismo di public intellectual. Testimone controverso delle guerre mondiali e dei genocidi europei, Malaparte offre un'interpretazione radicale e tragica dello scontro biopolitico tra il potere distruttivo della tecnologia moderna e la nuda vita. Ed è in questa luce che, insieme ai grandi romanzi, sono recuperate opere meno note come il dramma teatrale Das Kapital o l'unico suo film Il Cristo proibito.
Curzio Malaparte is now at the centre of an international debate that rediscovers him as a key figure of the twentieth century in Europe. However, in Italy there is still a lack of critical discussion about his intellectual work which, starting from the problematic adherence to fascism, does not dwell only on the scandals of his biography. The volume fills that gap, focusing on the season of his novels Kaputt and The Skin. From the world war to the transition to post-fascism, his idea of "cruelty" is interpreted as a response to the collapse of European civilization and the failure of revolutionary ideals that converged in totalitarianism. Malaparte's is in fact an attempt to respond to the sacredness of politics and the disillusionment of the utopias of the modern, from the dream of social palingenesis to the return of the sacred in post-war secularized society. The book also examines how his intelligence as a writer accompanies his populism as a public intellectual. A controversial witness to the world wars and European genocides, Malaparte offers a radical and tragic interpretation of the biopolitical clash between the destructive power of modern technology and naked life. And it is in this light that, along with the great novels, lesser-known works such as the play Das Kapital or his only film "The Forbidden Christ" are recovered.