Duecento anni d'Infinito 1819-2019. Poesia e pittura nel bicentenario dell'idillio leopardiano - 9788867862092

Duecento anni d'Infinito 1819-2019. Poesia e pittura nel bicentenario dell'idillio leopardiano: Duecento anni orsono, forse in primavera, il ventunenne Giacomo Leopardi completava L'infinito, quindici endecasillabi sciolti destinati a diventare tra i brani più celebri della letteratura italiana. I versi scritti a Recanati avanzano da due secoli tra l'immaginario collettivo per giungere intatti ai giorni nostri, senza mai essere stati sfiorati dall'ovvio: da sempre apprezzati dalla critica letteraria, dal mondo culturale, dalle istituzioni scolastiche, perfino dai mezzi di comunicazione di massa. Quarantasette poeti e quattordici artisti contemporanei, da ogni parte d'Italia, hanno rielaborato, ciascuno a proprio modo, le suggestioni del testo leopardiano. Alcuni hanno tratto ispirazione dalla struttura del lessico, dall'impronta autobiografica dell'autore, dai luoghi originari e dall'incontro di essi con la fantasia di un hic et nunc a se stante; altri hanno reso tributo al grande recanatese scovando echi e risonanze di quel sublime mondo interiore; l'attenzione alla scrittura ha accomunato le composizioni in metri classici e l'utilizzo del verso libero; la potenza del canto ha nutrito estrose sfumature figurative e ispirato complesse tracce astratte.
Two hundred years ago, perhaps in the spring, the 21-year-old Giacomo Leopardi completed L'infinito, fifteen loose endecasillabi destined to become among the most famous pieces of Italian literature. The verses written in Recanati have been advancing for two centuries between the collective imagination to reach intact to the present day, without ever having been touched by the obvious: always appreciated by literary criticism, the cultural world, educational institutions, even from the media. Forty-seven poets and fourteen contemporary artists from all over Italy have reworked, each in their own way, the suggestions of the Leopard text. Some were inspired by the structure of the lexicon, the author's autobiographical imprint, the original places and the encounter of them with the fantasy of a hic et nunc in its own right; others have paid tribute to the great canatese by finding echoes and resonances of that sublime inner world; attention to writing has united compositions in classical meters and the use of the free verse; the power of singing has nurtured expansive figurative nuances and inspired complex abstract tracks.