Vicolo dell'immaginario - 9788838938900

Vicolo dell'immaginario: Clelia è una ragazza di poco più di vent'anni, vive in un paesino della Bassa, in provincia di Reggio Emilia e lavora in una fabbrica di giostre. In questo modo sostiene la famiglia, una madre vedova, incattivita col mondo, che non perde occasione per incolparla di tutto, e la sorella Marisa, affetta da poliomielite. La giovane ha però una vita laterale, un punto di osservazione tutto suo dal quale si immerge nei sentimenti, nelle opportunità, nei grandi cambiamenti che avvengono alla fine degli anni '50, e poi le prime rivendicazioni sociali degli anni '60 col presagio di un periodo più buio e conflittuale. Un amore perduto la porterà ad abbandonare l'Italia, a voltare pagina e a inventarsi una nuova vita, diventando Amalia. Amalia giunge a Lisbona all'inizio degli anni '70 cercando di capire il perché di una piccola e nitida ombra nera che l'accompagna da qualche tempo. Per sopravvivere si prende cura di una signora anziana, Francisca Josefa, ammalata d'amore, che attende l'arrivo della nebbia che sale dal fiume Tago accompagnando il ritorno di Sebastiano I, il re condottiero scomparso in battaglia alla fine del XVI secolo. Nei ritagli di tempo Amalia cuce abiti e alla sera lavora nella trattoria di Tia Marga, nel Beco do Imaginàrio, il vicolo dell'immaginario, che l'accoglie nella sua particolare comunità. Lì incontra Antonio, un ragazzo che porta sempre un garofano all'occhiello, e i suoi amici, studenti universitari appassionati di letteratura e di politica. Nella trattoria si consuma un'attesa legata alla leggenda delle anime del fiume che si mischiano ai viventi nell
Clelia is a girl in her early twenties, living in a small village in the Lower, in the province of Reggio Emilia and working in a carousel factory. In this way she supports the family, a widowed mother, inactive with the world, who never misses an opportunity to blame her for everything, and her sister Marisa, suffering from polio. The young woman, however, has a lateral life, a point of observation all her own from which she immerses herself in the feelings, the opportunities, the great changes that take place in the late 1950s, and then the first social demands of the 1960s with the omen of a more dark and conflicting. A lost love will lead her to leave Italy, turn the page and invent a new life, becoming Amalia. Amalia arrives in Lisbon in the early 1970s trying to understand why a small and sharp black shadow that has been with her for some time. To survive, he takes care of an elderly lady, Francisca Josefa, sick of love, who awaits the arrival of the fog that rises from the tagus river accompanying the return of Sebastian I, the leading king who died in battle at the end of the sixteenth century. In the cutouts of time Amalia sews clothes and in the evening works in the trattoria of Tia Marga, in the Beco do Imaginàrio, the alley of the imaginary, which welcomes her in her particular community. There he meets Antonio, a boy who always brings a carnation to the eye, and his friends, university students passionate about literature and politics. In the trattoria there is an expectation linked to the legend of the souls of the river that mingle with the living in the