Mari discordi. Per un'antropologia delle pratiche e delle rappresentazioni - 9788891711298

Mari discordi. Per un'antropologia delle pratiche e delle rappresentazioni: Da guardinga e prudente la relazione che l'uomo ha tradizionalmente cercato di intessere con il mare, alle più diverse latitudini, si è andata facendo, in epoca industriale, "prestazionale", velocistica e tecnologica, dal momento in cui, soprattutto a partire dalla seconda metà dell'Ottocento, alla propulsione velica succede quella a motore, inizialmente a vapore. Da quel momento, vuoi per i tonnellaggi sempre maggiori, vuoi per il raffinarsi della strumentazione di governo e navigazione, il mare sembra farsi dimensione finalmente domesticabile. Le rive, intanto, vedono la trasformazione dei radi centri rivieraschi dediti alla pesca in rutilanti, fatue stazioni balneari che andranno moltiplicandosi ed aprendosi ad una clientela sempre più ampia ed eterogenea, in verità molto cittadina e poco balneare. Gli specchi d'acqua antistanti spiagge alla moda e porticcioli diverranno spazi di manovra privilegiati dallo yachting e dai dorati mondi delle regate e poi dell'offshore. La "presa di possesso" del mare continuerà sotto la sua superficie con la pesca subacquea e lo snorkeling mentre altre discipline useranno invece la distesa equorea quale trampolino per "involarsi", come nel windsurf e nel flyboard. In questo volume si indaga, in una prospettiva antropologica, l'articolarsi di una congerie di moderne ed odierne rappresentazioni del mare.
From guarded and cautious the relationship that humans have traditionally tried to weave with the sea, the most diverse latitudes, is doing in the industrial age, "performance", a speed race and technology, from the moment, especially since the second half of the nineteenth century, the sail propulsion happens that, initially with steam. Since then, either because the increasing tonnages, look for the improvement of Government and navigation equipment, the Sea seems to be finally domesticabile size. The banks, meanwhile, are seeing the transformation of coastal fishing centres in glowing radi, fatue resorts that will multiply and opening itself to a broader and diverse clientele, in truth very little town and seaside resort. Bodies of water in front of fashionable beaches and marinas will become privileged clearances from the yachting and regattas and offshore worlds gold. The "taking possession" of the sea will continue under its surface with scuba diving and snorkeling while other disciplines will use instead the expanse clicruth09 as springboard for "flying away" as in windsurfing and flyboarding. In this volume we investigate, in an anthropological perspective, the history on a patchwork of modern and contemporary depictions of the sea.