L'«orribile flagello». I terremoti in Romagna nel medioevo e in età moderna - 9788865418604

L'«orribile flagello». I terremoti in Romagna nel medioevo e in età moderna: Scrive nella prefazione a questa opera il dott. Romano Camassi, dell'Istituto di Geofisica e Vulcanologia, Sezione di Bologna: «Il terremoto per la Romagna non è un'evenienza inattesa, e fortunatamente i romagnoli l'hanno ben presente. Proprio di recente le ricorrenze centenarie dei terremoti riminesi del 1916 e del terremoto di Santa Sofia del 1918 sono state un'occasione per rinnovare la memoria di un carattere di questi territori che si tende a dimenticare. Questo della perdita di memoria non è un dato sorprendente: gli psicologi spiegano che bastano un paio di generazioni per perdere memoria di eventi traumatici che hanno interessato una comunità, e questo processo è forse oggi accelerato da quell'enorme e indistinto cumulo di informazioni che ci arriva attraverso media e social, e che il nostro cervello non è più in grado di selezionare ed elaborare. Proprio per questo è [...] importante l'approccio proposto da questo libro: un libro in cui la storia non è quella nuda, dei fatti, degli eventi naturali, dei luoghi colpiti. Ma è quella raccontata: dai cronisti medievali e d'età moderna, dai diaristi e dagli storici locali, fino a quanti (un nome su tutti, Filippo Guarini) si sono cimentati proprio nell'impresa di documentare la storia sismica locale. È nella forma del racconto, affascinate, intrigante, che il libro prende forma. Esplorando, prima di tutto, il contesto antropologico e culturale dal quale emergono le tracce di eventi passati, tracce che assumono forme variegate nelle leggende e nei misteri che avvolgono un fenomeno fisico che si cerca di interpretare in mo
In the preface to this work, Dr Romano Camassi, of the Institute of Geophysics and Volcanology, Section of Bologna, writes in the preface to this work: "The earthquake for Romagna is not an unexpected occurrence, and fortunately the Romagnans are well aware of it. Just recently, the centuries-old celebrations of the 1916 Rimini earthquakes and the 1918 Santa Sofia earthquake were an opportunity to renew the memory of a character of these territories that we tend to forget. This memory loss is not surprising: psychologists explain that it takes a couple of generations to lose memory of traumatic events that have affected a community, and this process is perhaps accelerated today by that huge and indistinct cumulus of information that comes to us through media and social media, and that our brain is no longer able to select and process. Precisely for this reason is ... important the approach proposed by this book: a book in which history is not that naked, of facts, of natural events, of the places affected. But it is the one told: from medieval and modern chroniclers, from diarists and local historians, to those (a name on all, Filippo Guarini) have tried their hand at documenting the local seismic history. It is in the form of the story, fascinating, intriguing, that the book takes shape. Exploring, first of all, the anthropological and cultural context from which the traces of past events emerge, traces that take on varied forms in the legends and mysteries that envelop a physical phenomenon that is tried to interpret in mo