Monteriggioni prima del Castello. Una comunità etrusca in Valdelsa. Catalogo della mostra (Monteriggioni, 13 ottobre 2018-23 aprile 2019) - 9788869955594

Monteriggioni prima del Castello. Una comunità etrusca in Valdelsa. Catalogo della mostra (Monteriggioni, 13 ottobre 2018-23 aprile 2019): Monteriggioni è da sempre un luogo di spiritualità e di accoglienza, una tappa obbligata lungo la via Francigena: nel passato transito per pellegrini e viandanti nel cammino verso Roma, oggi mèta per riscoprire se stessi, immersi nel paesaggio unico della Valdelsa. Se il pozzo dei Giganti appare a Dante quando la nebbia si dirada, la ricerca archeologica ha accertato da tempo come la storia di Monteriggioni sia molto più antica del Medioevo. Per tentare di "rendere visibile l'invisibile", per recuperare tratti fondamentali del passato articolato di questa terra, il Comune di Monteriggioni e la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio delle province di Siena, Grosseto ed Arezzo, in collaborazione con l'Università degli Studi di Siena, il Museo Archeologico di Colle di Val d'Elsa, la Fondazione Musei Senesi, il Polo Museale della Toscana e l'Antikensammlung di Berlino, hanno promosso un'esposizione dedicata alla civiltà etrusca. Nel periodo etrusco l'area di Monteriggioni era infatti costellata di abitati e necropoli, transito cruciale tra la città di Volterra e il Chianti senese, tra la valle dell'Arno e quella dell'Ombrone: una storia fatta di scambi ma soprattutto di comunità, riflesse negli oggetti che arricchiscono oggi le collezioni archeologiche di musei italiani ed europei. Grazie agli scavi del conte Giulio Terrosi Vagnoli tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento, ma soprattutto a seguito degli studi effettuati alla fine degli anni Venti dall'archeologo senese Ranuccio Bianchi Bandinelli, la necropoli del Casone e la Tomba dei Calisna ?epu sono e
Monteriggioni has always been a place of spirituality and welcome, an obligatory stop along the Via Francigena: In the past transit for pilgrims and wayfarers on the way to Rome, today is to rediscover oneself, immersed in the unique landscape of the Valdelsa. If the well of the Giants appears to Dante when the fog clears, the archaeological research has long ascertained how the history of Monteriggioni is much more ancient than the Middle Ages. To attempt to "make visible the Invisible", to recover fundamental traits of the articulated past of this land, the commune of Monteriggioni and the Superintendency Archaeology, fine Arts and landscape of the provinces of Siena, Grosseto and Arezzo, in Collaboration with the University of Siena, the Archaeological Museum of Colle di Val d'elsa, the Senesi Museums Foundation, the Museum pole of Tuscany and the Antikensammlung of Berlin, have promoted an exhibition dedicated to the Etruscan civilization. In the Etruscan period the area of Monteriggioni was in fact dotted with settlements and necropolis, a crucial transit between the city of Volterra and the Siennese Chianti, between the valley of the Arno and that of the Ombrone: A history made of exchanges but above all of communities, reflected in Objects that today enrich the archaeological collections of Italian and European museums. Thanks to the excavations of Count Giulio Terrosi Vagnoli between the end of the nineteenth century and the beginning of the twentieth century, but mainly following the studies carried out at the end of the Twenties by the Sienese archaeologist Ranuccio Bianchi Bandinelli, the necropolis of Casone and the tomb of Calisna? Epu are and