L'opera al carbonio. Il sistema dei nomi nella scrittura di Primo Levi - 9788891740533

L'opera al carbonio. Il sistema dei nomi nella scrittura di Primo Levi: Il "Sistema periodico" è la prima tappa di un viaggio in cui, da "Argon" a "Carbonio", Primo Levi esprime la volontà di essere scrittore, rivelata soprattutto dalle scelte onomastiche. Le "Storie naturali", in parte scritte prima, sono lo specchio rovesciato del "Sistema", con nomi che stabiliscono legami culturali; i nomi consentono anche la rivelazione, tra Mercurio e certe poesie, di qualche piccolo e grande segreto di composizione, radici non nominate nella mappa che porta lo scrittore alla "Ricerca delle radici". Già nei primi due libri di Levi, "Se questo è un uomo" e "La tregua", le scelte onomastiche della testimonianza sono illuminate da una volontà precisa anche sul piano letterario: nel "Lager" quella di Dante è una vera e propria "apparizione". La doppia natura della scrittura si manifesta fin dall'inizio, si affina in virtù di una progressiva coscienza d'identità fra "l'altrui mestiere" e quello del chimico e culmina nei nomi della "Chiave a stella". L'autore crea un laboratorio onomastico organizzato intorno a modelli di valenza universale: la scelta segue un percorso che trova conferma in tutta la produzione letteraria di Levi: ai "santi", agli "eroi", agli "amici", ai "maestri", agli esseri "scaleni" del "Lager" e del ritorno a casa corrispondono tipologie ben precise che rivelano anche, drammaticamente, un cuore messo a nudo nell'apparente distanza di una grande letteratura.
The "periodic table" is the first step of a journey where, from "Argon" to "carbon", Primo Levi expresses its willingness to be writer, revealed mainly by native naming choices. The "natural histories", in part written before, reflect spilled "system", with names that establish cultural ties; the names also allow revelation, between mercury and certain poems, some small and big secret of composition, roots no included in the map that leads the writer to "search for roots". Already in the first two books of Levi, "If that's a man" and "cease fire," witness onomastics choices are lit by a precise will the literary: in the "Lager" to Dante is a real "apparition". The dual nature of writing manifests itself right from the start, is refined by virtue of a gradual identity consciousness among "the other's profession" and that of the chemist and culminates in names of "wrench". The author creates a laboratory nameday organized around models of universal value: the choice follows a path that is reflected throughout the literary production of Levi: the "saints", to "Heroes" to "friends", "masters", "Lager" scalene "beings" and back home are very specific types that also reveal, dramatically, a heart laid bare in the apparent distance of a large literature.