Giuseppe Borsalino. L'uomo che conquistò il mondo con un cappello - 9788820065522

Giuseppe Borsalino. L'uomo che conquistò il mondo con un cappello: In una sera d'autunno, un bambino osserva il gioco misterioso della nebbia sulla pianura piemontese e ascolta, rapito, una storia. Sua madre gli racconta di un ragazzino come lui che in quei luoghi, oltre cento anni prima, gettava lo sguardo e il cuore oltre quella coltre bianca, sognando di conoscere il mondo ed entrare nella storia. Il suo nome era Giuseppe Borsalino. Nato in provincia di Alessandria, in una famiglia umile, ebbe il coraggio di fuggire, spinto dal fuoco che gli ardeva dentro: il desiderio di agire, pensare in grande e cambiare il destino in meglio. Apprese il mestiere di cappellaio da un artigiano locale, ma si avventurò oltre confine, tentando la fortuna in Francia con pochi spiccioli in tasca, per affinare la tecnica e nutrire il suo innato gusto del bello. Intuì subito l'importanza dei contatti e delle relazioni internazionali, ma non dimenticò mai le sue origini, e fu proprio una volta tornato a casa, insieme alla famiglia, che fondò l'impresa omonima. Quella di Borsalino è anche la storia di un precursore. Fu tra i primi a esportare il made in Italy nel mondo, al punto che il suo nome è ovunque sinonimo di stile ed eleganza. Memore della povertà e dei sacrifici patiti, ebbe sempre a cuore i diritti dei suoi operai, in un'epoca in cui la tutela dei lavoratori non era ancora una priorità. La sua parabola va di pari passo con l'affresco vivace di un'Italia lontana, quella dell'Ottocento, alle prese con un'identità unitaria ancora da costruire e con i primi, timidi sussulti di tecnologia e modernità. Ma è soprattutto un viaggio intenso e coinvolgente nell
In an autumn evening, a child observes the mysterious game of fog on the Piedmont plain and listen, rapt, a story. His mother tells him a kid like him that in those places, over a hundred years earlier, threw the look and the heart beyond that white blanket, dreaming to see the world and make history. His name was Giuseppe Borsalino. Born in the province of Alessandria, in a humble family, he had the courage to escape, pushed by the fire that was burning inside: the desire to act, think big and change the destiny for the better. He learned the craft of Hatter by a local craftsman, but he ventured abroad, trying your luck in France with pennies in your pocket, to refine the technique and nourish her innate sense of beauty. He sensed immediately the importance of contacts and international relations, but never forgot her origins, and upon returning home, with his family, who founded the company of the same name. The Borsalino is also the story of a pioneer. Was among the first to export the made in Italy in the world, to the point that his name is synonym of style and elegance. Mindful of poverty and of the sacrifices fans, he will always cherish the rights of its workers, at a time when the protection of workers was not a priority. His parable goes hand in hand with the fresco of an Italy away, that of the nineteenth century, struggling with a unitary identity yet to be built and the first, timid gasps of technology and modernity. But it is above all an intense journey and engaging in