Letteratura e mutazione. Pier Paolo Pasolini, Ernesto De Martino, Franco Fortini - 9788875753030

Letteratura e mutazione. Pier Paolo Pasolini, Ernesto De Martino, Franco Fortini: Pier Paolo Pasolini non ha potuto leggere "La fine del mondo" di Ernesto De Martino. Il volume, infatti, è stato pubblicato postumo solo nel 1977. Tuttavia, conosceva molto bene il lavoro dell'antropologo partenopeo e, soprattutto, l'articolo che anticipa le tesi del volume: "Apocalissi culturali e apocalissi psicopatologiche". Lo fece pubblicare nel 1964 sulla rivista Nuovi Argomenti, di cui era lui stesso condirettore, insieme ad Alberto Moravia. La riflessione di Pasolini sulla mutazione antropologica risente fortemente della lettura di questo saggio. Ma mentre De Martino si limita a un'analisi comparata fra rituali della fine del mondo, referti psichiatrici e forme simboliche della cultura contemporanea, Pasolini individua la causa di questa apocalissi culturale nel capitalismo a lui contemporaneo. "Letteratura e mutazione" è uno studio in due atti sulla genealogia di questo concetto nell'opera di Pasolini e nell'opera poetica di un autore a lui vicino, quanto antagonista: Franco Fortini.
Pier Paolo Pasolini could not read "the end of the world" by Ernesto De Martino. The volume was published posthumously only in 1977. However, was very familiar with the work of anthropologist of Naples and, especially, article that advances the thesis of the book: "cultural apocalypses and psychopathological Apocalypse". He did publish in 1964 in the journal new topics, of which he was himself first Vice President, together with Alberto Moravia. Pasolini's reflection on the anthropological mutation was strongly influenced by reading this essay. But while De Martino merely a comparative analysis between the rituals of the end of the world, psychiatric reports and symbolic forms of contemporary culture, Paige discovers the cause of this cultural apocalypse in contemporary capitalism to him. "Literature and mutation" is a study in two acts on the genealogy of this concept in the work of Pasolini and poetic work of an author to him near, as the villain: Franco Fortini.