Oltre e di là dal mondo: l'essenza della schizofrenia. Fenomenologia e psicopatologia - 9788898991211

Oltre e di là dal mondo: l'essenza della schizofrenia. Fenomenologia e psicopatologia: "Questo testo è nato da una profonda convinzione sulla quale ci siamo incontrati entrambi, pur essendo psichiatri clinici appartenenti a due distinte generazioni di psicopatologi: che la schizofrenia fosse un pianeta diverso e lontano da tutto il resto della galassia psicotica. Per questo non saremo mai sufficientemente grati a Eugen Bleuer il quale, ormai oltre un secolo fa, isolò dal mainstream della kraepeliniana dementia praecox proprio il fenomeno schizofrenia, anche se lo fondò su basi diverse da quelle esposte in questo testo. Questo tentativo di isolare e specificare le fondamenta di un determinato disturbo, come quello schizofrenico, distinguendolo nettamente da tutti gli altri, potrebbe sembrare alquanto velleitario, in assenza di precisi marker biologici e di convalidati e condivisi cluster psicopatologici. Tutto questo appare, invece, meno velleitario, se si segue un'altra logica, che qui cerchiamo di proporre: quella dell'esistenza di precisi marker trascendentali capaci di confermare la presenza e la qualità di un disturbo come quello schizofrenico. Ovvero una sorta di "organizzatori filosofici di primo rango", in grado di dare ragione dell'etiopatogenesi di una sindrome che apparirà, poi, sul piano fenomenico-ontico, quanto mai variabile, ma cionondimeno riconoscibile da - e riconducibile a - un comune denominatore fenomenologico-ontologico."
"This text is born from a profound conviction on which we met both, although clinical psychiatrists belonging to two distinct generations of psicopatologi: that schizophrenia was a different planet and away from all the rest of the Galaxy psychotic. For this we will never be sufficiently grateful to Eugen Bleuer which, now more than a century ago, isolated from the mainstream of kraepeliniana dementia praecox precisely the phenomenon schizophrenia, although founded on bases other than those outlined in this text. This attempt to isolate and specify the foundations of a specific disorder, such as schizophrenia, distinguishing it clearly from everyone else, might seem somewhat unrealistic, in the absence of specific biological markers and validated and shared psychopathological cluster. All this looks less weak-willed, if you follow a different logic, that here we try to propose the existence of precise transcendental markers capable of confirming the presence and quality of a disorder such as schizophrenia. That is a kind of "philosophical senior organizers", able to give an account of the etiopathogenesis of a syndrome that appears, then phenomenal level-very variable but nevertheless recognizable ontic from-and due to a common denominator phenomenological ontology. "