Il cristiano e l'angoscia. Nuova ediz. - 9788816306219

Il cristiano e l'angoscia. Nuova ediz.: Il discorso sull'angoscia sembra scomparso dall'orizzonte culturale ma non si è dileguato il senso di paura, di abbandono e solitudine dell'uomo. Balthasar apre uno spazio di riflessione entrando in stretto dialogo con la filosofia, in modo particolare con Heidegger e con le analisi del pensiero freudiano. A partire dalle intuizioni dell'unica riflessione teologica esistente nei tempi moderni su questo tema, il 'Concetto di Angoscia' di Kierkegaard, Balthasar intende dar corpo a una «teologia dell'angoscia» che, da un lato, ne ridimensioni l'«ipertrofia» nella nostra epoca e, dall'altro la collochi all'interno di un discorso rivelativo: il grido di Gesù sulla croce «dice» di Dio e dell'Uomo. Il libro, partendo dalla parola delle Sacre Scritture, mette poi in rilievo i molteplici livelli in cui si articola il fenomeno dell'angoscia, cogliendone nessi, distinzioni e movimenti, per concludersi con un affondo sull'essenza dell'angoscia, in cui verificare se l'impostazione biblica ha potuto dirci di più e più in profondità di Kierkegaard e dei suoi prosecutori.
The discourse on anguish seems to have disappeared from the cultural horizon but the sense of fear, abandonment and loneliness of man has not faded. Balthasar opens a space for reflection by entering into close dialogue with philosophy, especially with Heidegger and the analyses of Freudian thought. Starting from the insights of the only theological reflection existing in modern times on this issue, Kierkegaard's ' concept of anguish ', Balthasar intends to give body to a ' theology of anguish ' which, on the one hand, resizes the ' hypertrophy ' in our Time and, on the other hand, place it within a revealing discourse: the Cry of Jesus on the cross «says» of God and man. The book, starting from the word of the Holy Scriptures, then puts in relief the multiple levels in which the phenomenon of anguish is articulated, capturing nessi, distinctions and movements, to conclude with a lunge on the essence of anguish, in which to check whether The biblical approach has been able to tell us more and more in depth than Kierkegaard and his continuers.