I giornalisti - 9788876983405

I giornalisti: Scritto tredici anni dopo l'avvento della Monarchia di Luglio (1830), fra richiami all'ordine imposti ai giornali d'opinione e l'affacciarsi di una nuova stampa industriale che si rivolge a un pubblico più largo di quello dei notabili e delle classi borghesi, il pamphlet di Balzac - che vede qui la luce in una edizione che presenta per la prima volta anche due testi satirici di Gerard de Nerval e Marcel Schwob - mantiene intatta la sua vena corrosiva verso quella che oggi, secondo alcuni, dovrebbe essere il "cane da guardia della democrazia". Balzac sentenzia senza mezze parole: "Se la stampa non esistesse, non bisognerebbe inventarla". Caustica affermazione cui segue questo assioma: "Si ucciderà la stampa come si uccide un popolo, donandogli la libertà". Balzac individua due tipi di giornalista: il pubblicista e il critico, e scompone entrambi in varietà e sottogeneri. Lo si potrebbe anche definire un trattatello di sociologia dell'informazione, scritto con una verve satirica che si nutre dei veleni che Balzac si è inoculato accumulando sconfitte nella sua febbrile attività di pubblicista e fondatore di riviste dalla vita breve. Eppure questo pamphlet è una delle cose più durature di Balzac, una sorta di antropologia del complicato intreccio fra politica e quarto potere nella società borghese, dove arrampicatori e corrotti, cinici uomini di Stato e vanitosi tromboni usano la stampa per le loro scalate sociali. Prefazione di Edoardo Castagna.
Written thirteen years after the advent of the July monarchy (1830), between calls to order imposed on newspapers of opinion and the appearance of a new industrial printing that will appeal to a wider audience than that of the notables and classes bourgeois, the pamphlet of Balzac--he sees here the light in an edition which presents for the first time two satirical lyrics by Gerard de Nerval and Marcel Schwob-maintains his corrosive towards what we According to some, should be the "watchdog of democracy." Balzac says no half words: "If the press did not exist, one should not invent it". Caustic statement followed this axiom: "You will kill the press as you kill a people, giving it freedom". Balzac identifies two types of journalist: the publicist and the critic, and breaks down both in variety and subgenres. You could also define a short treatise on sociology of information, written with a satirical verve that feeds of poisons that Balzac was inoculated by accumulating losses in his feverish publicist and founder of short-lived magazines. Yet this pamphlet is one of the most enduring of Balzac, a kind of anthropology of complicated intertwining between politics and Citizen Kane in bourgeois society, where climbers and corrupt, cynical statesmen and vain trombones using the press for their social climbing. Foreword by Edward Castagna.