Et in Arcadia ego - 9788861557697

Et in Arcadia ego: Et in Arcadia ego era il motto reso famoso in Europa dai dipinti di Guercino e Poussin. La frase latina significa ambiguamente "Anche io (sono) in Arcadia": infatti ricorda la vanitas della gloria e dei piaceri umani, che saranno polverizzati dalla morte; ma anche, indicandone l'illusione, invita l'uomo a una vita fatta di cose semplici, ritirata dal mondo, come quella che conducevano i pastori nella selvaggia natura della regione greca, l'Arcadia appunto. A questo secondo significato alludevano le opere dei due grandi artisti del Seicento, il secolo del Barocco, poiché era una dichiarazione morale e politica. In un mondo votato all'apparenza, alla retorica e alle logiche del potere, i due artisti mandavano un pacifico messaggio di resistenza che si ispirava al neostoicismo antico: dissentire con una vita sobria, in armonia con la natura. Quanto il pensiero dominante e la fame di apparire di quel secolo richiamino la nostra epoca e quanto sia attuale quel messaggio è sotto gli occhi di tutti. Banchéro ha scritto un romanzo barocco in cui seguiamo le storie intrecciate di alcune coppie. Le vicende dei protagonisti si riflettono le une nelle altre, in un continuo gioco di doppi determinato da uno specchio magico e dalle abili suggestioni di un manipolatore mediatico. Tutti comunque sono alla ricerca di un'identità sofferta. Alla fine in questo "gran teatro del mondo", dove Banchéro dispiega al meglio i suoi temi forti - identità, apparenza e inganno, sterilità e poiesis -, spetterà al lettore decidere cosa è vero e cosa è falso, e quale vita merita davvero di essere vissuta.
Et in Arcadia ego was the motto made famous in Europe by the paintings of Guercino and Poussin. The Latin phrase ambiguously means "I too (am) in Arcadia": in fact, it recalls the vanitas of human glory and pleasures, which will be pulverized by death; but also, by pointing out the illusion, it invites man to a life made up of simple things, withdrawn from the world, like the one that shepherds led in the wild nature of the Greek region, Arcadia. The works of the two great artists of the seventeenth century, the century of the Baroque, alluded to this second meaning, since it was a moral and political statement. In a world devoted to appearances, rhetoric and the logic of power, the two artists sent a peaceful message of resistance inspired by ancient neo-stoicism: to disagree with a sober life, in harmony with nature. How much the dominant thought and hunger for appearance of that century recall our era and how relevant that message is is there for all to see. Banchéro has written a baroque novel in which we follow the intertwined stories of some couples. The events of the protagonists are reflected in each other, in a continuous game of doubles determined by a magic mirror and the skilful suggestions of a media manipulator. Everyone, however, is looking for a painful identity. In the end, in this "great theatre of the world", where Banchéro best unfolds his strong themes - identity, appearance and deception, sterility and poiesis - it will be up to the reader to decide what is true and what is false, and which life is really worth living.