Il Bologna di padre in figlio. Diario di una passione che non conosce retrocessioni - 9788861555792

Il Bologna di padre in figlio. Diario di una passione che non conosce retrocessioni: Questo è "diario di una passione", passione per il calcio e in particolare per la squadra del Bologna (nata anni dopo la conquista dell'ultimo scudetto), che spesso diventa quella che viene comunemente definita "la malattia del tifoso". Non un percorso da irriducibile, ma un'irresistibile attrazione per l'adrenalina sprigionata dall'evento sportivo. La "malattia" del padre è stata tramandata anche al figlio quindicenne, con il quale condivide ansie ed emozioni per la propria squadra, il Bologna, e per il mondo del calcio in generale. L'orgoglio di essere bolognesi, di rappresentare una gloriosa squadra che "tremare il mondo faceva" e che purtroppo oggi fa tremare dalla paura solo i propri tifosi. L'autore fa una vera e propria cronaca di una stagione calcistica finita malissimo, vista oltre la rete, sui gradoni degli stadi, sulle autostrade, in improbabili punti di ritrovo, nelle lunghe settimane tra una partita e un'altra. Non manca di approfondire alcuni aspetti del complesso mondo ultras, solo sfiorato e mai condiviso, forse per questo analizzato in modo lucido, con un occhio privo dei condizionamenti tipici dell'appartenenza o del totale distacco. E parallelamente ci riporta anche uno spaccato di vita reale ai tempi della crisi economica, narra le difficoltà della sua famiglia così come di tante altre famiglie italiane, della crescita di un adolescente, del suo difficile percorso nel calcio giocato in una squadra giovanile dilettantistica; e analizza il perché il calcio sia così importante nella nostra società, quali vuoti va a riempire ancora per tante persone. Uno scr
This is "diary of a passion", passion for football and in particular for the Bologna team (born years after the conquest of the last Scudetto), which often becomes what is commonly called "the fan's disease". Not a path for the irreducible, but an irresistible attraction for the adrenaline released by the sporting event. The father's "illness" has also been handed down to his fifteen-year-old son, with whom he shares anxieties and emotions for his team, Bologna, and for the world of football in general. The pride of being Bolognese, of representing a glorious team that "shook the world did" and that unfortunately today makes only its fans tremble with fear. The author makes a real chronicle of a football season that ended badly, seen beyond the net, on the steps of the stadiums, on the highways, in unlikely meeting points, in the long weeks between one game and another. He does not fail to deepen some aspects of the complex ultras world, only touched and never shared, perhaps for this reason analyzed in a lucid way, with an eye without the typical conditioning of belonging or total detachment. And at the same time it also brings us a cross-section of real life at the time of the economic crisis, tells the difficulties of his family as well as many other Italian families, the growth of a teenager, his difficult path in football played in an amateur youth team; And it analyzes why football is so important in our society, what voids it still fills for so many people. A scr