Incantamenta latina et romanica. Scongiuri e formule magiche dei secoli V-XV - 9788869733338

Incantamenta latina et romanica. Scongiuri e formule magiche dei secoli V-XV: Che cos'hanno in comune le filastrocche infantili e la pubblicità? Che cos'è un incantesimo e come si tramandano le credenze popolari sulla magia? In questo libro scopriremo le radici del fascino eterno degli "incantamenta" che nessun progresso scientifico riesce a scalfire. Un alto funzionario della Gallia tardo-imperiale, monaci amanuensi, giovani chierici della cattedrale di Verona, medici anglonormanni, guaritrici catalane, un orafo fiorentino, un curato della campagna padovana: sono alcuni dei protagonisti di questo libro. Gli scritti di cui l'autore ci parla invece si riferiscono a iscrizioni su ardesia sepolta nei campi di Asturia, formule scribacchiate sui margini di manoscritti patristici, un pezzo di pergamena che la partoriente deve recare indosso, verbali di processi. Si tratta di incantesimi o scongiuri, di solito dotati di una elementare struttura poetica, volti a produrre un bene o più spesso ad allontanare un male: una malattia, ma anche il morso del serpente, il lupo, la tempesta. L'introduzione del libro tratta il problema della forma scongiuro, ne studia l'evoluzione nell'arco di un millennio (V-XV sec.), si occupa delle varietà e dei registri di lingua impiegati, delle caratteristiche metriche e stilistiche dei testi, della loro trasmissione scritta, orale o mista. Seguono circa cinquanta testi (latini, italiani, francesi, occitani, catalani) in ordine cronologico, con note filologiche e linguistiche, traduzione e commento. Chiudono il volume Indici di manoscritti, varietà linguistiche, tipi funzionali, voci notevoli.
What do childish nursery rhymes and advertising have in common? What is a spell and how do popular beliefs about magic be passed down? In this book we will discover the roots of the eternal charm of the "enchantments" that no scientific progress can scratch. A senior official of late-imperial Gaul, amanuense monks, young clerics of the Cathedral of Verona, Anglo-Norman doctors, Catalan healers, a Florentine goldsmith, a curate of the Padua countryside: some of the protagonists of this book. The writings of which the author speaks to us instead refer to inscriptions on slate buried in the fields of Asturias, formulas scribbled on the margins of pacritical manuscripts, a piece of parchment that the childbirth must bear wearing, minutes of trials. These are spells or scongiuri, usually equipped with an elementary poetic structure, aimed at producing a good or more often to ward off an evil: a disease, but also the bite of the snake, the wolf, the storm. The introduction of the book deals with the problem of the subscion form, studies its evolution over a millennium (V-XV century). written, oral or mixed transmission. Fifty texts follow (Latin, Italian, French, Occitan, Catalan) in chronological order, with philological and linguistic notes, translation and commentary. The volume indexes of manuscripts, linguistic varieties, functional types, notable voices.