Non mi resta che essere felice - 9788830612693

Non mi resta che essere felice: Dover affrontare la violenza, inaudita, senza una spiegazione benché minimamente ragionevole (ammesso che possa mai essere la violenza "ragionevole"), quotidianamente, e soprattutto inflitta dalle persone che "dovrebbero" amarci, è qualcosa di inconcepibile, a maggior ragione oggi, in una società che è stata capace di compiere opere straordinarie ma che ancora dibatte sulla terribile affermazione che la donna vittima di violenza, in fondo, probabilmente, se l'è cercata. Nunzia Baresi compie un gesto coraggioso: scrive un libro che vorremmo fosse di fantasia, ma che così non è; non si abbandona alla drammaticità di un vissuto annientante, ma dalla parte migliore di sé impara a darsi un'opportunità, a credere che - nonostante tutto e tutti - possa esserci anche per lei la possibilità di un futuro migliore. È straordinario come riesca, senza mai cedere al pietismo, a parlarci del dolore, del terrore, tenendo la sua anima tra le mani, violentata sì dai soprusi, ma ancora umana e desiderosa di vita. Una lettura che dovrebbe essere fatta da tutti: da chi cerca di capire, di aiutare, di dimenticare, di rinascere... persino da chi questo male lo provoca, nella speranza che possa rendersi conto di quello che sta facendo e subito interrompere questa ignobile spirale d'odio.
Having to deal with violence, unheard of, without a minimally reasonable explanation (assuming it can ever be "reasonable" violence), daily, and especially inflicted by people who "should" love us, is something inconceivable, to This is the most reason today, in a society that has been able to do extraordinary works but which is still debating the terrible claim that the woman who is the victim of violence, after all, probably sought it out. Nunzia Baresi makes a courageous gesture: she writes a book that we would like to see it to be a fantasy, but which is not so; she does not give in to the drama of a annihilating experience, but on the best side of herself she learns to give herself an opportunity, to believe that - despite everything and everyone - there may also be the possibility of a better future for her. It is extraordinary how she manages, without ever giving in to pietism, to talk to us about pain, terror, holding her soul in her hands, raped so by the abuses, but still human and eager for life. A reading that should be made by everyone: by those who seek to understand, to help, to forget, to be reborn... even by those who cause this evil, in the hope that they will realize what they are doing and immediately stop this despicable spiral of hatred.