Autoritratto a stampa - 9788895962566

Autoritratto a stampa: Renato Barilli (1935) in una carriera lunga ormai più di mezzo secolo ha partecipato ai maggiori eventi della vita culturale italiana, nei due versanti da lui coltivati dell'arte e della letteratura, con l'estetica a fare da trait-d'union. A questa gremita trama di fatti ha contribuito con tanta carta stampata, di saggi, articoli di quotidiani, settimanali, mensili, e dunque, prossimo al pensionamento, ha ritenuto suo diritto-dovere stendere una propria bibliografia completa. Ne viene un percorso che attraversa tutti i capisaldi della nostra storia recente, la partecipazione all'Informale, l'incontro con Luciano Anceschi di cui è stato stretto fiancheggiatore dalle colonne del "Verri". E poi, in arte, le puntate alle Biennali di Venezia, la rilettura di De Chirico in chiave citazionista, l'appoggio dato a Nuovi-nuovi, Nuovi Futuristi e oltre. Saggi consistenti sono stati da lui dedicati a Pascoli, D'Annunzio, Pirandello, Kafka, assieme a una rilettura totale dei classici della narrativa, dal Boccaccio a Tolstoj. Il tutto appoggiato ad articoli apparsi volta a volta sul Corriere della sera, Il Resto del Carlino, La Stampa, il Giorno, L'Avanti!, L'Unità, cui si deve aggiungere un quarto di secolo di rubrichista per l'arte sull'"Espresso". Siamo insomma in presenza di un enorme e capillare "diario in pubblico" per rubare la felice formula di Vittorini, o a un'affascinante pratica del "visti da vicino".
Renato Barilli (1935) in a career spanning more than half a century has participated in major events of the Italian cultural life cultivated by him in both sides of art and literature, aesthetics as a trait-d'union. In this crowded plot to get helped with a lot of print media, essays, articles of daily, weekly, monthly, and so close to retirement, he considered it his duty lay out its own comprehensive bibliography. It is a path that crosses all the cornerstones of our recent history, participation in the informal meeting with Luciano Anceschi referred was tight terrorist supporter from the columns of the "Valle". And then, in art, the episodes at the Venice Biennale, the reinterpretation of De Chirico in key and noted, the support given to new-new, New Futurists and beyond. Substantial essays were from him dedicated to pastures, D'Annunzio, Pirandello, Kafka, with a total reinterpretation of the classics of fiction, by Boccaccio in Tolstoy. All leaning on articles published from time to time in the Corriere della sera, Il Resto del Carlino, La Stampa, day, Avanti!, the unit, which you have to add a quarter of a century of rubrichista for art on the "express". We are in the presence of an enormous and widespread "diary in public" to steal the formula of Vittorini, or a fascinating practice of "insights".